Xiaomi Mi A2, la recensione scopre qualche problemino
Xiaomi Mi A2 ha, finalmente, terminato il suo duro percorso di prova e arriva al momento che voi amici apprezzate di più, quello della recensione. Mettetevi comodi, quindi… Si comincia.
Xiaomi Mi A2, la confezione
Confezione decisamente importante quella dello Xiaomi Mi A2. Al suo interno, subito sotto lo smartphone, troviamo il caricatore da 5V/2A che fornisce la ricarica rapida anche se non in standard QuickCharge 3.0, il cavo USB/USB tipo “C”, la cover in silicone nera/trasparente, il pin per il cassetto SIM (doppia), l’adattatore USB tipo “C”/jack 3,5mm e la manualistica per l’avvio rapido.
Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia
Xiaomi Mi A2 è uno smartphone dalle dimensioni importanti, viste le sue misure: 158.7 x 75.4 x 7.3 mm. L’ergonomia e la maneggevolezza non sono, di conseguenza, da primato. Oltretutto, l’alluminio utilizzato per la scocca, oltre a rigarsi molto facilmente, è leggermente scivoloso. Ben venga, quindi, la cover semitrasparente contenuta nella confezione, che aumenta considerevolmente il grip. Il design è abbastanza “normale”, senza grossi spunti stilistici e punta molto sul display, molto bello e luminoso anche sotto la luce diretta. Da sottolineare il trattamento oleofobico, uno dei migliori che io abbia mai visto: “sporcare” il vetro di Xiaomi Mi A2 è praticamente impossibile. Come sul “cugino” Redmi S2, molto classica la disposizione dei comandi: accensione e controllo volume a destra, cassetto porta doppia SIM a sinistra. Non c’è (e mi dispiace molto), il jack da 3,5mm per le cuffie anche se Xiaomi fornisce l’adattatore in confezione. Da sottolineare in modo negativo, inoltre, l’eccessiva sporgenza del modulo fotocamera dalla scocca. E’ il risultato del lavoro fatto dalla casa per rendere lo smartphone più sottile possibile ma, soprattutto senza cover, il rischio di danno al vetro della fotocamera è notevole.
Hardware & scheda tecnica
- Display: 5.99 pollici, Full HD+ (2160 x 1080 pixel), 18:9, 404 PPI, vetro Gorilla Glass 5
- Processore: Snapdragon 660
- GPU: Adreno 512
- RAM: 4/6 GB
- Memoria: 32/64/128 GB
- Fotocamera principale: doppia, un sensore Sony IMX376 da 20 mega-pixel, f/1.75 e pixel da 1.25μm ed un sensore Sony IMX486 da 12 mega-pixel, f/1.75
- Fotocamera anteriore: Sony IMX376 da 20 mega-pixel
- Batteria: 3010 mAh con supporto alla ricarica rapida Qualcomm Quick Charge 3.0
- Sicurezza: lettore d’impronte digitali posteriore
- Connettività: Bluetooth 5.0, sensore ad infrarossi, supporto dual SIM LTE, Wi-Fi ac Dual Band, USB Type-C, GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou
- Sistema operativo: Android Oreo 8.1 (Android One)
- Dimensioni: 158,8 × 75,5 × 7,3 mm
- Peso: 168 grammi
Xiaomi Mi A2, in questo ambito, si dimostra degno successore del precedente Mi A1 e sfoggia una scheda tecnica che lo pone ai vertici della mid-class. Lo Snapdragon 660 è ancora il processore migliore per questa tipologia di dispositivi ed i tagli della RAM da 4/6 GB lo rendono un terminale senza evidenti problemi di prestazioni. La memoria, disponibile nei tagli 32/64/128 GB non è espandibile. Come su altri modelli della casa, sono assenti radio FM e chip NFC. In posizione classica, sulla scocca posteriore, troviamo il sensore per la rilevazione delle impronte digitali, preciso anche se non un fulmine di guerra in termini di velocità. Molto luminoso e visibile il led di notifica a luce bianca; manca e a parer mio non è cosa da poco, il jack da 3,5mm per le cuffie (“maledetta” Apple).
Software
La scelta di Xiaomi per il suo Mi A2 è, secondo me, la migliore per questa fascia di dispositivi: AndroidOne. La garanzia, quindi, è quella di ricevere gli aggiornamenti in tempi brevissimi dal momento del rilascio e per almeno due anni consecutivi (ancora ben lontani, in ogni caso, da Cupertino…). La versione on-board del modello in prova è Oreo 8.1.0 aggiornata, proprio questa settimana, alle patch di Settembre. Xiaomi non è intervenuta con interventi particolari, se non per l’introduzione di tre applicazioni: gestore file, feedback e condivisione file. Ho trovato molto carina la personalizzazione per evidenziare che la batteria è sotto il livello di guardia: il display, sui bordi superiore ed inferiore, si colore di rosso ed il led lampeggia per indicare lo stato di “riserva”. Per il resto Android duro e puro.
Comparto fotografico
Test e articolo specifico QUI.
Prestazioni, autonomia e multimedialità
Un ottimo dispositivo lo Xiaomi Mi A2, con prestazioni da fuoriclasse al netto di qualche bug e qualche momento decisamente “caldo” legato, probabilmente, al SW non particolarmente ottimizzato. Il display, un LCD IPS FullHD Plus in 18:9 con diagonale di 5,99 pollici, è il vero protagonista di questa sezione: la visione dei contenuti video è un’esperienza che insidia molto da vicino le prestazioni dei top di gamma del mercato. Peccato per l’audio che, a causa di un altoparlante mono non particolarmente potente, è un po’ al di sotto delle aspettative. Nessun problema durante l’esecuzione di Asphalt 9, che scorre via veloce e senza problemi. Unico neo da rimarcare è l’autonomia. I 3000 mAh fanno quello che possono, ma qualche problemino SW di troppo e l’HW particolarmente affamato permettono di arrivare a sera con il fiato molto grosso e, in questo senso, anche l’assenza della ricarica wireless non permette rifornimenti al volo in caso di necessità. Di fatto non si superano le 3,30 ore di display acceso, risultato molto scarso, soprattutto se comparato con quello dei concorrenti.
Connettività e comparto telefonico
Dotazione discreta ma non ottima, almeno secondo me. Già citata l’assenza di jack da 3,5mm, NFC e radio FM, è da sottolineare la presenza del sensore IR che permette di utilizzare lo Xiaomi Mi A2 come un vero telecomando. Supporta la doppia SIM e offre Bluetooth 5.0, Wi-Fi dual-band a/c, GPS GLONASS e LTE di categoria 12. Ho riscontrato qualche problemino in fase di navigazione sfruttando la doppia SIM, ma quello che mi ha deluso di più è stato il comportamento della parte telefonica. Troppe volte ho dovuto aspettare a lungo che il telefono riagganciasse il segnale perso e questo, utilizzando il dispositivo come aziendale, mi ha causato qualche telefonata persa e l’impossibilità di navigare. Altro grosso problema, solo parzialmente risolto dall’ultimo update, è il funzionamento bizzarro del sensore di prossimità. Ho avuto, infatti, grossi problemi legati al fatto che il display non si spegnesse avvicinandolo all’orecchio: attivazione di comandi, sospensione della chiamata, calore eccessivo. Un comportamento che, ad un certo punto, mi ha fatto persino tornare al mio Essential Phone, interrompendo per qualche giorno la prova. Dopo l’aggiornamento le cose sono migliorate ma, sporadicamente, i problemi citati si sono ripresentati.
Considerazioni finali
L’espressione dubbiosa di questo selfie è sicuramente esagerata, ma lo Xiaomi Mi A2 ha mostrato qualche problemino di troppo, che non mi aspettavo, considerando anche le prestazioni del precedente Mi A1. Intendiamoci: non ci sono problemi particolarmente importanti (tranne, forse, quello del sensore di prossimità, probabilmente difettoso nel mio esemplare) ma piccoli bug fastidiosi. Peccato anche per l’autonomia non al top. In ogni caso prestazioni e, soprattutto display, fanno presto dimenticare le piccole magagne che, ne sono certo, Xiaomi risolverà con i prossimi aggiornamenti. Il miglior prezzo on-line per Xiaomi Mi A2 4/64GB che ho trovato è QUESTO. A 170€ un vero affarone!