Xiaomi 13 in prova @TheGeekerz

Non è certo più una novità, ma lo Xiaomi 13 arrivato in questi giorni in prova @TheGeekerz è uno smartphone fra i più “intriganti” di questo 2023.

Xiaomi 13, lo smartphone ideale

Lo Xiaomi 13 arriva in prova qui @TheGeekerz dopo essere stato presentato in Cina a Dicembre 2022, annunciato al MWC di Barcellona il 26 Febbraio scorso e quasi cinque mesi dopo l’inizio della sua disponibilità in Italia, quindi non lo si può proprio definire una novità. Ma, come dico sempre nei miei articoli, non facendo parte (almeno per certi brand) del giro dei “soliti noti“, non mi è possibile ricevere gli smartphone in tempo reale. Oltretutto, non è sempre una cosa negativa ricevere i telefoni in prova dopo qualche mese dal lancio. Intanto non si è pressati dalla necessità di pubblicare la recensione dopo pochissimi giorni di utilizzo e, soprattutto, dopo qualche mese, il dispositivo in prova ha visto risolti gli immancabili peccati di gioventù che affliggono ogni nuovo smartphone. Inoltre non bisogna aspettare a lungo per gli aggiornamenti, prova ne sia quello notificato appena terminata la configurazione, che ha portato in dote le patch di sicurezza di Agosto 2023. Piccola annotazione a margine, prima di iniziare le consuete prove: durante la fase di preparazione del telefono, del download e dell’installazione dell’aggiornamento (processo che ha necessitato di quasi 45 minuti di tempo per completarsi), lo Xiaomi 13 si è scaldato tantissimo, tanto da rendere difficoltoso tenerlo in mano. Evidentemente il famigerato Snapdragon 8 Gen2 (è il primo dispositivo che provo con questo processore) non ha perso il carattere “focoso” tipico dei suoi predecessori.

Confesso che lo Xiaomi 13 mi ha sempre intrigato, forse anche più del top di gamma Xiaomi 13 Pro. Non tanto per aver toccato con mano quest’ultimo (ovviamente non l’ho mai avuto in prova), ma per il suo essere un telefono equilibrato pur non rinunciando, a partire dal prezzo di vendita e passando per la dotazione tecnica, ad uno status di dispositivo premium a tutti gli effetti. Sarà per le sue dimensioni (nella foto, in fase di configurazione, lo potete vedere fianco a fianco con lo Xiaomi 13 Lite), perfette per ogni mano e per l’utilizzo quotidiano senza patemi da caduta, sarà, appunto, per l’HW di primissimo livello, è uno dei primi ad aver utilizzato lo Snapdragon 8 Gen2, o per la sua linea, ma lo Xiaomi 13 mi sembra il dispositivo “ideale”.

Anche se, a proposito di linea, è d’obbligo la solita riflessione. Lo Xiaomi 13, più ancora del fratello maggiore, non fa nulla per nascondere la sua fonte di ispirazione per il design e l’aspetto. I materiali nobili (vetro ed alluminio dappertutto), il display “total flat” con bordi simmetrici e sottilissimi, il frame sono tutti progettati e costruiti con quel “chiodo fisso iPhone” in testa (per non parlare dell’interfaccia MIUI, plagio perfetto di iOS). Non è necessariamente un difetto, anzi… A me lo Xiaomi 13 piace molto, a partire da quelle dimensioni leggermente ridotte rispetto ai principali concorrenti, che ne fanno il compagno ideale della mia mano, notoriamente piccola. Capisco che in termini di design, quando si sceglie di non utilizzare i bordi curvi, sia molto difficile inventarsi qualcosa di nuovo ma, come ci ha insegnato Nothing con i suoi Phone (1) e Phone (2), c’è ancora spazio per le novità. In ogni caso, come detto, a me piace molto ma è indubbio che, prima o poi, Xiaomi dovrà dimostrare, peraltro come ben fa con altre tipologie di prodotti, di risolvere questa ossessione da Apple iPhone. A proposito di natura premium: lo Xiaomi 13 è certificato IP68 per la protezione da acqua e polvere, un must mica male. La cover posteriore in vetro, forse per il colore del modello, trattiene pochissime impronte e, anche senza l’utilizzo della cover (che io, in ogni caso, consiglio sempre) garantisce un grip più che buono.

La confezione di vendita dello Xiaomi 13, per fortuna, è di quella da voto 9 in pagella: cavo USB “C”, cover in silicone trasparente ma, soprattutto, alimentatore da 67 Watt compreso.

Diamo un’occhiata alla scheda tecnica dello Xiaomi 13.

  • Display: AMOLED da 6,36 pollici, FullHD+, HDR 10+, Dolby Vision, refresh-rate a 120 Hz, luminosità max 1900 nits, vetro Corning Gorilla Glass 5
  • Processore: Snapdragon 8 Gen 2 5G
  • Scheda grafica: Adreno 740
  • RAM: 8/12 (versione in prova) GB dinamica
  • Memoria: 256 (versione in prova)/512 GB UFS 4.0, non espandibile
  • Sistema operativo: Android 13, MIUI 14
  • Fotocamere posteriori: principale Sony IMX800 da 50 Mpx, f/1.8, 23mm (wide), 1/1.56″, 1.0µm, PDAF; ultra grandangolare 12 Mpx, f/2.2, 15mm, 120˚ (ultrawide), 1/4.0″, 1.12µm; teleobiettivo 10 Mpx, f/2.0, 75mm (telephoto), 1/3.75″, 1.0µm, PDAF, OIS, 3.2x optical zoom
  • Fotocamera anteriore: 32 Mpx, f/2.0, 22mm (wide)
  • Connettività: USB “C” 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6e, dual-band, Wi-Fi Direct, Bluetooth 5.3, NFC, 5G, Dual-SIM
  • Extra: sensore prossimità fisico, ottico
  • Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
  • Batteria: 4500 mAh, ricarica rapida cablata a 67 Watt, wireless a 50 Watt, 10 Watt reverse
  • Dimensioni: 152.8 x 71.5 x 8.0 mm
  • Peso: 185 grammi
  • Colori: White, Black, Flora Green (versione in prova)

Ottimo il comparto fotografico che, pur non essendo lo Xiaomi 13 il top di gamma assoluto, vede fra i suoi tre sensori anche un bel teleobiettivo da 10 Mpx con zoom ottico a 3,2X, una peculiarità che, di solito, è riservata al modello più dotato. Continua la collaborazione con Leica, anche se su questo modello, ci si limita a qualche scena specifica disponibile. Inoltre, a differenza dello Xiaomi 13 Pro, qui il modulo fotocamere, perfettamente identico per design, sporge decisamente meno, a tutto vantaggio della maneggevolezza e dell’ergonomia.

Ottimo, almeno in questi primi momenti di utilizzo il display che, pur non essendo LTPO (niente refresh-rate dinamico, quindi) e con la risoluzione “solo” FullHD+, restituisce immagini molto luminose e dai colori quasi perfetti. Le possibilità di personalizzazione sono davvero tante e ogni utente potrà “costruirsi” lo schermo su misura. Nonostante le dimensioni, minori della concorrenza, grazie ai bordi piatti e molto sottili, si può godere dei contenuti senza limitazioni importanti. Ottima la luminosità, che permette di leggere il display senza problemi anche sotto la luce diretta del sole. Peccato che la pellicola preinstallata, che non trattiene impronte per fortuna, attiri quintali di polvere, rendendo lo schermo sempre molto sporco.

Per terminare questa prima presa di contatto con lo Xiaomi 13, non posso esimermi dal parlare dei prezzi. Al momento della sua uscita sul mercato italiano (Febbraio 2023) la situazione era la seguente:

  • 8GB+256GB – a partire da 1099,90€. Sarà possibile usufruire dello sconto Early Bird di 100 euro dal 26 febbraio alle ore 17:00 fino alle ore 23:59 del 12 marzo online su Amazon e mi.com, e presso Xiaomi Store Italia. Sarà inoltre disponibile nei principali negozi di elettronica di consumo e operatori telefonici.
  • 12GB+256GB (versione in prova) – a partire da 1199,90€. Sarà possibile usufruire dello sconto Early Bird di 120 euro dal 26 febbraio alle ore 17:00 al 12 marzo alle ore 23:59 online (Amazon e mi.com) e presso Xiaomi Store Italia.

Al di là delle offerte Early Bird, tipiche di Xiaomi, un prezzo decisamente troppo alto, pur considerando le specificità del telefono, anche se, poco prima della disponibilità ufficiale sul mercato, la versione 8/256 GB costava 890€ su Amazon. Oggi, a distanza di quasi sei mesi la situazione sul sito ufficiale è leggermente migliorata: la versione in prova costa 1069€ invece che 1200€, comunque un’esagerazione secondo me. Ma, per fortuna, il web è pronto a darci una mano ed il miglior prezzo cui si può acquistare lo Xiaomi 13 come quello in prova è di EBay a 760€. Ovviamente, a questa cifra, lo Xiaomi 13 diventa un “Best-Buy” imbattibile!

 

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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