Windows 10 si appresta a sposare i processori ARM
Se non puoi sconfiggerlo, fattelo amico. Microsoft ha provato in tutti i modi a contrastare la concorrenza, in ogni settore, ma quello del mobile rimane un ambito ostico e non riuscendo a trovare la quadratura del cerchio, annuncia che Windows 10 sarà in grado di funzionare su “qualsiasi” dispositivo dotato di processore ARM.
L’alleanza con Qualcomm ha portato i frutti sperati: Windows 10 si mostra in video mentre viene animato da un processore Snapdragon 820. Un semplice test, perché sarà il prossimo Snapdragon 835 a prendersi carico dell’elaborazione dati necessaria a far funzionare il sistema operativo di Microsoft, che questa volta non sarà una versione castrata come era la RT, ma la versione classica, in grado di far funzionare tutte le applicazioni X86 in versione desktop.
Un emulatore si prenderà carico dell’esecuzione delle applicazioni, che potranno fornire la stessa esperienza a cui l’utente è abituato sul pc di casa o dell’ufficio, anche se con ovvi limiti di prestazioni imposti (al momento) dai complessi calcoli necessari.
Dopo la stretta di mano con la Linux Foundation e l’approdo su Raspberry Pi3, questa mossa potrebbe considerarsi la giusta prosecuzione di una scalata alla riconquista dei favori del grande pubblico.
Del resto, con l’abbandono da parte di Intel dei processori Atom per dispositivi mobili, da qualche parte dovevano trovare un’alleanza per non finire completamente tagliati fuori da un settore che porta guadagni enormi e non risente della crisi mondiale.