Vodafone fa la brava e torna per prima alla fatturazione ogni 30 giorni
Una fine di un’era? Quella della fatturazione ogni 28 giorni non è stata una scelta ben voluta dall’utenza (ovviamente) e Vodafone sembra aver preso la palla al balzo per fare la parte di quelli buoni.
Senza peli sulla lingua, quella della fatturazione ogni 4 settimane (28gg) invece che mensile, è stata veramente una porcata. Un’abile mossa commerciale attuata da tutti gli operatori per portare l’utenza a pagare 13 rinnovi annui, invece delle solite 12 mensilità. Niente di illegale, in fondo si tratta di un libero mercato. L’unico problema è stata la poca trasparenza degli operatori nella comunicazione di questa mossa. Questo è stato infatti il motivo per cui il Governo e le Autorità competenti hanno iniziato ad interessarsi al caso, con voci sempre più insistenti che, a breve, sarebbe potuto arrivare l’obbligo di tornare alla fatturazione mensile.
Proprio sulla base di questa potenziale mossa delle Istituzioni, Vodafone ha deciso di mettersi la maschera del bravo ragazzo, anticipando tutti gli altri concorrenti, ma soprattutto quest’eventuale reazione Governativa.
“Nell’aprile del 2016 abbiamo ridotto il ciclo di fatturazione e nei fatti aumentato i prezzi. Era un’operazione legittima in un sistema di mercato liberalizzato, dove i prezzi sono tra i più competitivi d’Europa. Alla luce dell’attenzione posta dal Governo e dalle Autorità, ci siamo resi conto che abbiamo sottovalutato un elemento importante che ci lega ai clienti, la trasparenza. Abbiamo dunque deciso che ritorneremo al ciclo di fatturazione precedente. Sono investimenti ingenti, abbiamo avviato i lavori, e lo faremo rapidamente.” Aldo Bisio, GM di Vodafone Italia
Vodafone: tra il dire e il fare…
Ma cosa significa “faremo rapidamente“? L’abbiamo detto ma chissà quando lo faremo, oppure veramente nel brevissimo cambieranno le cose? Purtroppo questo non è dato saperlo.
Questa dichiarazione ha sicuramente messo un po di pepe (non diciamo dove) ai diretti concorrenti, che si troveranno probabilmente costretti a fare altrettanto.
Lo faranno “rapidamente” anche loro? Speriamo di si!