TRIBIT StormBox Flow suona @TheGeekerz
TRIBIT è frequentatrice del mio sito da un paio d’anni, grazie a prodotti d’eccellenza ed oggi, qui @TheGeekerz, “suona” il nuovo TRIBIT StormBox Flow.
TRIBIT StormBox Flow, la musica è ovunque!
Sono tanti, ormai, gli altoparlanti wireless di TRIBIT che ho provato qui @TheGeekerz, ultimo dei quali era il potente StormBox 2. In tutti i suoi prodotti, la casa cinese immette l’esperienza in ambito di riproduzione sonora, coprendo un’ampia fetta di mercato con i suoi dispositivi. Il TRIBIT StormBox Flow, non è da meno; è un altoparlante Bluetooth che si può acquistare sul sito del produttore al prezzo di 83€, mentre su Amazon si risparmiano 3€, visto che è in vendita a 80€. Non sono prezzi economici in assoluto, ma la differenza con altri prodotti più economici sta tutta nella qualità costruttiva, nella scelta dello speaker e nella bontà della connessione che, ad esempio, nel caso del TRIBIT StormBox Flow, è Bluetooth 5.3.
Il peso dell’altoparlante, la dice lunga sulla qualità e la robustezza del materiale utilizzato per la sua costruzione e non potrebbe essere altrimenti, visto che il TRIBIT StormBox Flow nasce per essere portato ovunque si voglia ascoltare la propria musica. Proprio per questo, l’unica connessione fisica è la presa USB “C” per la ricarica della batteria da 4800 mAh, che garantisce fino a 30 (24 con XBass attivo) ore di riproduzione continua. La carica completa si ottiene in quattro ore.
Nessun ingresso Line per collegare un dispositivo esterno dunque, ma solo la connessione Bluetooth, disponibile ovunque si abbia a disposizione uno smartphone, un tablet o qualunque altro dispositivo riproduttore. Oltretutto, grazie alla tecnologia 5.3, la connessione wireless resta stabile fino a 40 metri.
Sul lato superiore dello speaker troviamo il quadro comandi, nel classico schema di TRIBIT.
Da sinistra a destra troviamo: il tasto di accensione/spegnimento (che si può attivare anche dall’applicazione TRIBIT), il tasto per il pairing, il Vol-, il tasto multifunzione (play-pausa-brano precedente-brano successivo e risposta alle chiamate, visto che lo speaker può fungere da vivavoce per il nostro smartphone) che funziona con più pressioni successive, il Vol+, quello per cambiare la modalità di equalizzazione e, last but not least, quello per il collegamento di un secondo TRIBIT StormBox Flow per ricreare un effetto stereo coinvolgente. La presenza di piedini in gomma sia sul retro che sul fondo dell’altoparlante, lascia intuire che lo si può posizionare sia piatto che “in piedi”.
Ma, come detto, il TRIBIT StormBox Flow nasce per essere trasportato ovunque, quindi starà bene anche agganciato al polso, allo zaino o al manubrio della propria bici o del proprio monopattino, grazie al laccetto di cui è equipaggiato. Nella foto qui sotto potete vederlo sul fianco dello speaker, insieme al resto del contenuto della confezione, che prevede solo, oltre al manuale istruzioni, la presenza del cavo USB “C” per la ricarica, ovviamente senza alimentatore.
L’emissione sonora è affidata ad un singolo speaker larga banda dalla potenza massima di ben 25 Watt. La gestione dei propri gusti musicali può essere soddisfatta dalla possibilità di scegliere tre diverse modalità di equalizzazione che, come abbiamo visto, oltre che con il tasto dedicato, possono essere regolate attraverso l’applicazione proprietaria. La stessa app permette di gestire tutte le altre impostazioni, la connessione e l’eventuale aggiornamento del SW di gestione dell’altoparlante.
Alla fine della disamina tecnica, non resta che accenderlo e sentire come suona. La connessione è praticamente immediata e, dopo le solite ore lasciato a riprodurre musica casuale, per sciogliere le componenti elastiche del TRIBIT StormBox Flow, ho riprodotto tutti i generi musicali che prediligo, ma anche quelli che mi piacciono meno, come la techno. Al di là della considerevole potenza di uscita massima che, lo ricordo, è pari a 25 Watt, lo speaker si comporta bene sopratutto con la disco ed il rock potente. Ovviamente, considerando l’utilizzo cui è dedicato, non si possono pretendere prestazioni Hi-Fi, ruolo per cui lo StormBox Flow non è concepito. Il suo scopo è quello di accompagnarci nelle gite, di allietare le serate con gli amici durante una cena in giardino o di far scatenare gli stessi amici in piscina. Il tutto, giusto ricordarlo, senza arrecare disturbo agli altri.
Come sempre, quando si tratta di altoparlanti, TRIBIT non sbaglia un colpo ed anche l’ultimo arrivato StormBox Flow si dimostra uno speaker costruito ottimamente e che assolve pienamente il suo scopo: quello di portare la nostre musica ovunque noi la si voglia ascoltare. Se siete alla ricerca di un dispositivo da portare sempre con voi, in ogni occasione, è da comprare senza nessun dubbio.