Samsung Galaxy S8 prezzo in rialzo a causa dei Pixel?
Manca qualche mese alla presentazione ufficiale del Samsung Galaxy S8 e i rumors sulle specifiche si susseguono ormai incessanti (non sulle nostre pagine, a noi non piace trattare di rumors). Fra tutti, il fattore prezzo è quello che più mi fa pensare.
Non sono mai stato particolarmente attratto dai dispositivi Samsung e i miei brevi trascorsi con Galaxy S7 Edge ne sono la riprova, ma di una cosa bisogna dare atto a Samsung: ha sempre ascoltato gli utenti e ha lavorato incredibilmente non solo sull’hardware ma anche (e soprattutto) sul software.
Non a caso la TouchWiz (ormai rinominata in Samsung Experience), che è sempre stata un’interfaccia odiosa, lenta, assetata di risorse e (parere personale) brutta, ora è diventata completa, ricca di funzioni, sempre fluida ed estremamente personalizzabile.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg, perché ci sono moltissime applicazioni e servizi integrati da Samsung nei propri dispositivi che ormai sono maturi, funzionali e funzionati. Servizi che vanno da S-Healt alla condivisione dello schermo tramite bluetooth, piccole, grandi features unite al software Android stock che formano un grande valore aggiunto alla serie Galaxy (ma anche a tutti gli altri prodotti Samsung).
Un tempo, tutte queste personalizzazioni sarebbero state viste di cattivo occhio dall’utente interessato alle prestazioni pure; oggi le cose sono molto diverse, perché l’hardware a disposizione è in grado di gestire qualsiasi funzionalità senza andare in crisi.
Il Samsung Galaxy S8 sarà caro.
E’ inevitabile che costerà parecchio, non è il caso illudersi pensando, ma quale sarà il prezzo finale? Difficilmente meno di 799€ per la versione più economica, per arrivare a modelli che toccheranno i 1000€.
Il rialzo di prezzo sarebbe giustificato non solo dalla tecnologia inserita all’interno del dispositivo, ma anche perché, a differenza degli anni passati, oggi Samsung Galaxy S8 ha un avversario top in casa Android, che si chiama Google Pixel. Un avversario che, seppur non introducendo servizi e funzioni “rivoluzionarie”, ha innalzato notevolmente l’asticella del prezzo.
Se un Pixel, che ha come unico reale punto di forza l’ottimizzazione Google, può costare più di mille euro, quanto dovrebbe farsi pagare Samsung per tutte le app e i servizi studiati, realizzati ed offerti ai propri utenti? Per tutte quelle piccole e grandi “chicche” inserite nei propri dispositivi?
Sono sempre stato un grande fan della serie Nexus e della Google Experience, perché grazie a quei dispositivi si poteva avere un’interfaccia pulita, un hardware top con una fluidità imparagonabile a qualsiasi altro dispositivo Android e un’ottimizzazione unica. Il tutto senza spendere un capitale.
Ora gli unici a rendere il mercato competitivo sono i marchi cinesi, che però non sembrano impensierire i grandi nomi come Samsung, almeno non sul mercato europeo.