Redmi Note 9, test foto & video @TheGeekerz
Con incredibile ritardo, di cui vi spiegherò più avanti i motivi, anche per il Redmi Note 9 è arrivato il momento di mettere alla prova la sua sezione fotografica. Come si sarà comportato?
Redmi Note 9, tante luci e qualche ombra
Come promesso in apertura, vi sono debitore di una spiegazione sul perchè la prova del comparto fotografico e, conseguentemente, della recensione, arrivi così in ritardo rispetto ai miei standard. Sicuramente il lavoro in ospedale è stato più pesante del solito, ma la ragione principale è aver dovuto chiedere all’ufficio stampa Xiaomi di sostituire il Redmi Note 9 che avevo in prova per evidenti problemi di funzionamento, probabilmente legati ad una caduta (del quale erano evidenti i segni) ad opera dei recensori che l’hanno avuto prima di me. L’attesa, in ogni caso, ha avuto anche conseguenze positive, visto che, proprio l’altro ieri, il Redmi Note 9 si è aggiornato alla MIUI 12 (speriamo la stessa cosa capiti quanto prima anche al mio Xiaomi Mi Note 10 Pro).
Il Redmi Note 9 sfoggia un gruppo fotocamere posteriore che, per fortuna, si distingue nettamente dalla concorrenza per il suo design. Segue la moda del supporto squadrato, ma con un’interpretazione decisamente originale, anche per la continuità con il sensore delle impronte digitali. La dotazione può contare su quattro sensori: 48 Mpx principale, 8 Mpx grandangolare, 2 Mpx per effetto bokeh (profondità) e 2 Mpx per un inutile effetto macro (vedremo perchè nella galleria di immagini). La fotocamera anteriore, ospitata da un classico foro sul display, è da 13 Mpx. I risultati, soprattutto con buona luce, sono decisamente buoni ed il Redmi Note 9 può, a pieno diritto, collocarsi ai primi posti della sua categoria di appartenenza. Vediamo, prima di tutto, gli scatti in modalità grandangolare, 1X, 2X e digitale 10X.
Ovviamente, al massimo ingrandimento, si perde qualcosa in dettaglio, ma considerate che le foto sono scattate a mano libera e conseguenti micro movimenti. A seguire qualche scatto a 48 Mpx, dei quali uno, come dice la scritta, da zoomare per vedere il dettaglio dei due uccelli capitati nell’inquadratura ed un altro per l’incredibile effetto del raggio di luce fra le nubi.
Anche in modalità notturna il Redmi Note 9 se la cava abbastanza bene, ma senza raggiungere i livelli degli scatti a luce naturale. Si inserisce, infatti, un po’ troppo rumore digitale ma, in ogni caso, le foto non sono assolutamente da buttare. Aggiungo, per completezza, due scatti con flash.
Ottima impressione, al di là del soggetto, mi hanno fatto i selfie, sia in modalità ritratto (aggiungo anche una foto non selfie con effetto bokeh) che normale (dove, per la verità, si perde qualcosina nella definizione dei contrasti). La fotocamera anteriore da 13 Mpx, che registra video fino a 1080p. @30fps, è al livello della migliore concorrenza.
Risultati, purtroppo, insufficienti, invece, nella modalità macro. Non escludo sia colpa mia ma, come potete vedere, la definizione dei colori è decisamente “impastata” ed anche la messa a fuoco, “aggiustata” più volte manualmente, offre risultati tutt’altro che buoni. Giudicate voi!
La registrazione dei video invece? Detto dell’impossibilità di registrare in 4K, visto che la massima risoluzione (come per la fotocamera anteriore) è in FullHD 1080p. @30fps, i risultati non sono assolutamente male. Un po’ complicata la gestione dei passaggi da grandangolare al massimo ingrandimento, ma una volta presa la mano, tutto risulta naturale. Molto buono la registrazione dell’audio, tenuto conto che ero in mezzo al traffico della zona ospedale Molinette di Torino.