POCO X7, la recensione @TheGeekerz
Ci siamo, dopo le solite tre settimane di utilizzo, per il POCO X7 è arrivato il momento della recensione qui @TheGeekerz.
POCO X7, si confonde fra concorrenti che offrono di più
Se avete letto il mio articolo di presentazione, avrete notato che l’approccio al POCO X7 era carico di aspettative. Un po’ per l’aspetto molto “maranza” di questa versione in pelle vegana giallo/nera, un po’ perchè, almeno in passato, POCO, brand di mamma Xiaomi, si è sempre distinto per i suoi dispositivi dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Con il POCO X7, invece, qualcosa non torna; pur essendo un buon smartphone in assoluto, alcune mancanze lato fotocamere e, soprattutto, alcuni problemi del tutto inattesi che si sono manifestati in corso di prova, mi hanno fatto venire più di un dubbio. Il modello in prova è quello più prestazionale, 12/512 GB ed ha un prezzo al pubblico di 349,90€, in vendita sullo store Xiaomi. Per questa cifra ci si mette in tasca, anche senza cover per una volta, peraltro di aspetto un po’ cheap, visto che il rivestimento della scocca lo rende molto maneggevole e per nulla scivoloso, uno smartphone completo e dotato di tutto quello che serve ad utenti giovani e dinamici. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a vedere cosa dice la recensione di questo POCO X7.
POCO X7, la confezione
Confezione allo stato dell’arte, se non fosse per la cover in dotazione di aspetto un po’ misero ma, per una volta, visti i materiali del modello in prova, non necessaria. Nella scatola, nel classico colore marrone con scritte gialle di POCO, troviamo l’alimentatore da 45 Watt, il cavo USB A/C, il pin per il carrello porta SIM (due nanoSIM) e la solita manualistica.
VOTO: 9
Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia
È, senza dubbio, un dispositivo che si fa notare il nostro POCO X7. La cover posteriore, infatti, in pelle vegana giallo e nera, presenta bordature in color oro del comparto fotografico, sia per il supporto che per ognuno dei quattro cerchi che contengono sensori e led flash. Forse non è il modello più adatto a chi non voglia farsi notare ma, in ogni caso, grazie alla pelle vegana, garantisce un’ottima maneggevolezza anche senza la cover in dotazione. Per una logica politica di contenimento dei prezzi, sul POCO X7 che, lo ricordo, è un semplice rebrand del Redmi 4 Turbo venduto in Cina, la plastica abbonda, ma la costruzione mantiene gli elevati standard Xiaomi, con accoppiamenti perfetti e nessun rumore indigesto. Altra caratteristica unica del modello, è il display molto curvo su due lati che, pur non incontrando i miei gusti, aumenta ancora di più l’ergonomia e la praticità di utilizzo, complice anche il peso contenuto in soli 185 grammi.
Peccato che proprio i bordi curvi, oltre ai problemi che vedremo dopo, come vedete dalle immagini qui sopra, siano i più ostici per quanto riguarda la pellicola di protezione che, dopo sole tre settimane, infatti, comincia a staccarsi in qualche punto. Sul lato superiore, come su tanti dispositivi cinesi, troviamo anche il sensore IR, che permette di utilizzare il POCO X7 come un telecomando. Ottima la certificazione IP68 contro acqua e polvere.
VOTO: 7,5
Hardware & scheda tecnica
Sul POCO X7 spicca in maniera inequivocabile il display, un AMOLED da 6,67 pollici, con risoluzione 1,5K, refresh-rate a 120 Hz e pieno supporto all’HDR10+ ed al Dolby Vision. La luminosità raggiunge il ragguardevole valore di 3000 nits, non così comune in dispositivi di questa fascia di prezzo. Peccato che, ancora una volta, l’Always-on-Display sia settato di default per spegnersi dopo 10 secondi, rendendolo del tutto inutile. Il consiglio, come in altri casi simili di Xiaomi, è cercare in rete la soluzione. È equipaggiato con il processore Dimensity 7300-Ultra, che garantisce un’efficienza energetica straordinaria. Con un punteggio AnTuTu di 704.404, gestisce senza sforzo attività ad alta intensità, come il gaming e l’elaborazione video. Supporta inoltre un’espansione della RAM fino a 24 GB (12+12 virtuali), migliorando il multitasking e le prestazioni complessive. Peccato che, ancora una volta per contenere i costi, i 512 GB di memoria siano di tipo UFS 2.2, non proprio delle schegge, insomma… Inoltre, dalla foto, notiamo subito uno dei difetti dei bordi curvi: l’eccessivo riflesso.
- Display: AMOLED da 6,67 pollici, 1,5K, HDR 10+, refresh-rate a 120 Hz, luminosità max 3000 nits, Corning Gorilla Glass Victus 2
- Processore: MediaTek Dimensity 7300 Ultra 5G
- Scheda grafica: Mali-G615 MC2
- RAM: 12 GB (versione in prova) GB LPDDR5X
- Memoria: 512 GB (versione in prova) UFS 2.2, non espandibile
- Sistema operativo: Android 14, HyperOS 1.0
- Fotocamere posteriori: principale Sony IMX882, 50 Mpx, f/1.5, (wide), 1/1.95″, 0.8µm, multi-directional PDAF, OIS; ultra grandangolare da 8 Mpx f/2.2; macro 2 Mpx, f/2.4
- Fotocamera anteriore: 20 Mpx, f/2.2, (wide), 0.8µm
- Connettività: USB C 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, Bluetooth 5.4, A2DP, LE, LHDC, 5G, Dual-SIM, NFC
- Extra: doppio speaker stereo
- Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
- Batteria: 5110 mAh, ricarica rapidaa 45 Watt (alimentatore incluso nella confezione)
- Dimensioni:162.3 x 74.4 x 8.4 mm
- Peso: 185 grammi
- Colori: Black (versione in prova), Green, Silver
VOTO: 7
Software
Con una scelta abbastanza inspiegabile, il SW è ancora basato su Android 14 e HyperOS 1.0, al contrario di POCO X7 Pro che monta Android 15 e la versione 2.0 dell’interfaccia Xiaomi. Oltretutto, mi sono trovato ad affrontare qualche problema che, onestamente, non mi aspettavo. Il primo già in fase di configurazione; non è possibile, almeno sull’esemplare che ho in prova, settare sfondi differenti per lock ed homescreen. Nonostante ci sia la possibilità di personalizzare la schermata di blocco separatamente e sia possibile scegliere due immagini diverse, tanto da poterle vedere prima del salvataggio, al momento di applicare la scelta effettuata, lo sfondo sarà identico. Da notare che, avendo Xiaomi garantito tre update maggiori, ma avendo il POCO X7 ancora Android 14, uno dei tre ce lo si gioca con Android 15.
Peccato anche per la presenza di tanti, troppi giochini ed applicazioni inutili, destinate al pubblico cinese, ma decisamente fastidiosi per i gusti occidentali. Per fortuna si possono rimuovere, ma si perde tempo per una cosa inutile. Non mancano alcune funzioni AI e Gemini è integrato in gran parte delle funzioni principali. Di fatto, però, HyperOS, al netto delle problematiche descritte, pur essendo un’interfaccia giovane, non regge il confronto con le migliori UI dei concorrenti.
VOTO: 6,5
Comparto fotografico
Il comparto fotografico del POCO X7 è formato da un sensore principale Sony IMX882 da 50 Mpx, da uno ultra grandangolare da 8 Mpx e da un inutile macro da 2 Mpx. La fotocamera frontale sfrutta un sensore da 20 Mpx. Le foto ottenute utilizzando il sensore principali sono decisamente buone, a patto che non le si faccia gestire dall’AI, che interviene in maniera pesante, finendo per farci avere un risultato troppo saturo di colore e dall’aspetto poco reale. Molto meglio fare senza e, in questo caso tutto appare più naturale, come si può vedere dagli esempi qui sotto.
Con luce ottimale, anche gli esterni ripresi sempre con la fotocamera principale sono molto belli. Lo zoom digitale aiuta, a patto di non esagerare, per non avere immagini pixellate.
Gli scatti in modalità notturna rendono abbastanza bene, senza l’inserimento di rumore digitale. Diciamo che da questo punto di vista il POCO X7 se la cava bene.
Aggiungo anche due esempi ottenuti con l’utilizzo della macro da 2 Mpx che, come detto, potrebbe tranquillamente non esserci.
La fotocamera frontale da 20 Mpx regala, per gli amanti del genere, selfie motlo buoni sia in modalità normale che ritratto.
I video possono essere registrati fino alla risoluzione massima di 4K a 24 e a 30fps ma, per ottenere risultati ottimali, meglio fermarsi al FullHD @30fps. In questo caso e con condizioni di luce ottimali rendono abbastanza bene senza, però distinguersi per qualità e nitidezza. Diciamo che anche questo POCO X7, come i modelli che l’hanno preceduto, non si distingue per un comparto fotografico di alta qualità. Se è quello che cercate, meglio rivolgersi ai modelli più prestanti della concorrenza.
VOTO: 7
Prestazioni, autonomia e multimedialità
Il display del POCO X7, come già anticipato, è il pezzo forte dello smartphone e garantisce prestazioni ottime grazie alla risoluzione, al refresh-rate che arriva a 120 Hz ed al valore massimo di luminosità di 3000 nits, che lo rendono ottimamente leggibile anche sotto la luce diretta del sole. Ottima la resa nella riproduzione dei video e, a patto di non esagerare, anche con giochi abbastanza pesanti. Alle prestazioni del display si accompagna un audio molto potente emesso dai due speakers, anche se la qualità, come ci si poteva aspettare, non è il massimo. Peccato che i bordi dalla curvatura molto accentuata regalino spiacevoli tocchi involontari che aprono e chiudono decine di applicazioni e/o funzioni ogni volta che lo si impugna.
Che dire poi del “maledetto” sensore di prossimità? Non c’è una telefonata che non sia problematica, visto che con l’orecchio si combina un vero e proprio disastro, a partire dall’esclusione del microfono che impedisce all’interlocutore di sentire la nostra voce. Inaccettabile in un dispositivo del 2025, anche se di fascia bassa come il POCO X7. Vi posso garantire che più di una volta ho dovuto trattenermi dal tirarlo contro la parete. Per non parlare di quante volte, all’arrivo di una chiamata, lo schermo non ne ha voluto sapere di accendersi, rendendo impossibile rispondere alla chiamata se non dopo qualche smanettamento con tasto di accensione e sensore delle impronte digitali (sotto lo schermo). La batteria da 5110 mAh ha un comportamento quanto meno altalenante. Si passa da giornate dove, a parità di utilizzo (è stato il mio telefono aziendale per tre settimane), non ci sono problemi ad arrivare a sera con il 20/30% di autonomia residua ad altre dove alle 18 è necessario un pit-stop, pena lo spegnimento. Per fortuna l’alimentatore da 45 Watt compreso nella confezione permette una ricarica completa in poco più di un’ora. Manca, ma per questa tipologia di dispositivi è perfettamente normale, la ricarica wireless.
VOTO: 6,5
Connettività e comparto telefonico
C’è tutto quello che serve per restare connessi al mondo esterno alla massima velocità possibile, almeno in relazione alla dotazione che un moderno mid-level deve possedere. USB C 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, Bluetooth 5.4, 5G, Dual-SIM, NFC sono, ormai, il requisito minimo e, ovviamente, il nostro POCO X7 li possiede tutti. Nessun problema in chiamata o di ricezione del segnale minimo per navigare.
VOTO: 8
POCO X7, considerazioni finali
Nonostante il prezzo ufficiale di questa versione 12/512 GB sia di 349€ (bastano 299€ per quella 8/256 GB ma, onestamente, non ne vale la pena), in rete si trovano già offerte che lo rendono più appetibile, come questa di AliExpress, dove è disponibile a 276€. Non bisogna dimenticare, però, che per gli stessi prezzi, esistono modelli della concorrenza decisamente più dotati sotto l’aspetto del comparto fotografico come, ad esempio, il realme 12 Pro+, QUI la mia recensione che, nonostante sia sul mercato da una decina di mesi è ancora molto valido e con l’insuperabile plus della fotocamera periscopica. Insomma, per una volta mi trovo un po’ in difficoltà a consigliarlo senza riserve, anche se il POCO X7 potrà stuzzicare la curiosità degli aficionados del brand.
VOTO PREZZO UFFICIALE: 6,5
VOTO FINALE: 6,45