POCO F6, la recensione @TheGeekerz

POCO F6

449.90
8.4

Confezione completa

10.0/10

Hardware

9.0/10

Display

9.0/10

Costruzione & Materiali

7.5/10

Fotocamere

6.5/10

Pros

  • Confezione completa
  • Prestazioni
  • Autonomia
  • Ricarica velocissima
  • Display

Cons

  • Fotocamere non all'altezza
  • Memoria non espandiblle
  • Manca opzione e-SIM
  • Sensore di prossimità virtuale
  • Prezzo di partenza

Dopo un mese di utilizzo, compresa una splendida settimana di ferie in Croazia, ecco pronta la recensione del POCO F6 qui @TheGeekerz.

Con questo weekend, quasi per tutti, è arrivata la parole fine alle ferie di questa estate 2024; da domani, me  compreso, dopo una fantastica settimana in Croazia, si ricomincia a lavorare e ci si tuffa nella ruota vorticosa che ci porterà direttamente nell’autunno. Ma, grazie a questa recensione del POCO F6, tutto sommato un buon mid-level, qui @TheGeekerz, possiamo passare una mezz’oretta senza pensare al lunedì che sta per arrivare. Buona lettura.

POCO F6, la confezione

Confezione allo stato dell’arte quella del POCO F6: cover in silicone, pellicola sullo schermo dello smartphone, manualistica, pin per il carrello porta SIM e, soprattutto, alimentatore da ben 90 Watt. Non si può chiedere di più obiettivamente.

VOTO: 9

Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia

Per la costruzione del POCO F6 ci si è affidati totalmente alla plastica, lavorata in maniera tale da garantire un’ottima presa, tanto da non essere assolutamente scivoloso e, soprattutto, che lo rende totalmente refrattario alle impronte digitali. Uno dei pochi dispositivi di questa fascia di prezzo che può essere utilizzato anche senza la cover fornita in dotazione, sempre con un minimo di attenzione alle possibili cadute. Lo spessore di soli 8 mm e, soprattutto, il peso di 179 grammi, lo rendono molto maneggevole e facilmente impugnabile, segno di un’attenzione molto accurata all’ergonomia.

Lo stile è quello total-flat che io prediligo e non mancano alcune chicche stilistiche come, ad esempio, i bordi che sembrano ripiegarsi su se stessi per andare ad abbracciare la zona posteriore, creando un effetto molto particolare. Altra chicca stilistica che mi è piaciuta, le fotocamere a filo scocca, senza l’interposizione di alcun supporto: il design ringrazia. Il POCO F6 è certificato IP64 contro acqua e polvere, opzione che difficilmente si trova su dispositivi di questa fascia.

VOTO: 7,5

Hardware & scheda tecnica

In fatto di HW, in casa Xiaomi hanno fatto una scelta senza compromessi, dotando il POCO F6 con quanto di meglio disponibile sul mercato per un dispositivo mid-level. Ecco, quindi, il processore Snapdragon 8s Gen3, la GPU Adreno 735, fino a 12 GB di RAM LPDDR5X e fino a 512 GB UFS 4.0 di memoria (come l’esemplare in prova), purtroppo non espandibili. POCO F6, secondo gli ingegneri Xiaomi, è un campione di velocità, grazie al nuovissimo Snapdragon 8s Gen 3 con WildBoost Optimization 3.0 e LiquidCool Technology 4.0. Progettato per garantire ai giocatori più esigenti la migliore esperienza possibile, POCO F6 offre un’autentica esperienza di gioco mobile di livello flagship. Con un’attenzione particolare alle capacità della CPU e dell’intelligenza artificiale, il core X4 che supporta la CPU offre prestazioni di alto livello. Con un punteggio AnTuTu di oltre 1,53 milioni, POCO F6 supera facilmente la maggior parte degli smartphone del suo segmento, offrendo prestazioni fluide e senza compromessi. Il POCO F6 nasce proprio con l’intento di offrire ai gamers la migliore e più fluida esperienza di gioco.

Un dispositivo che nasce per il gaming non può fare ameno di un ottimo sistema di raffreddamento ed il POCO F6 si affida all’ultima tecnologia LiquidCool e ad un nuovo sistema IceLoop, che migliora il flusso di circolazione del vapore e del liquido per eliminare e migliorare notevolmente la dissipazione del calore. Il terzo elemento di un gaming-phone è il display e qui troviamo uno schermo AMOLED DotDisplay Flow da 6,67 pollici, super nitido, che offre un refresh rate di 120Hz, una luminosità di picco di 2.400nit e 68 miliardi di colori, per un’esperienza vivida e una qualità sorprendente ad alta definizione (da 1.5K). Le cornici super sottili e il rapporto schermo/corpo del 94,27% creano un’esperienza davvero coinvolgente per lo streaming, il gaming o la semplice lettura. Le certificazioni TÜV Rheinland per la protezione degli occhi e per l’assenza di sfarfallio garantiscono una visione sicura, confortevole e prolungata. Da sottolineare la mancanza del jack da 3,5 mm per le cuffie ed il supporto per l’e-SIM. La presenza del sensore di prossimità virtuale mi ha fatto venire alla mente pessimi ricordi, relativi agli Xiaomi di qualche anno fa ma, per fortuna, sul POCO F6 non mi ha dato alcun tipo di problema. Spettacolare la ricarica a 90 Watt della batteria da 5000 mAh in dotazione: poco (scusate il gioco di parole) meno di 15 minuti per la ricarica completa. Una mancanza inspiegabile, vista la presenza del display AMOLED, è quella dell’Always-on-Display, una carenza inaccettabile su un dispositivo di questo tipo. Di seguito la scheda tecnica:

  • Display: AMOLED da 6,67 pollici, 1,5K, HDR 10+, refresh-rate a 120 Hz, luminosità max 2400 nits
  • Processore: Snapdragon 8s Gen3 5G
  • Scheda grafica: Adreno 735
  • RAM: 8/12 (versione in prova) GB LPDDR5X
  • Memoria: 256/512 GB (versione in prova) UFS 4.0, non espandibile
  • Sistema operativo: Android 14, HyperOS
  • Fotocamere posteriori: principale Sony IMX882, 50 Mpx, f/1.6, (wide), 1/1.95″, 0.8µm, multi-directional PDAF, OIS; ultra grandangolare Sony IMX355, 8 Mpx, f/2.2, 1/4.0″, 1.12µm
  • Fotocamera anteriore: 20 Mpx,  f/2.2, (wide), 0.8µm
  • Connettività: USB C 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, Bluetooth 5.4, 5G, Dual-SIM, NFC
  • Extra: doppio speaker stereo
  • Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
  • Batteria: 5000 mAh, ricarica rapidaa 90 Watt (alimentatore incluso nella confezione)
  • Dimensioni: 160.5 x 74.5 x 8 mm
  • Peso: 179 grammi
  • Colori: Black, Green, Titanium (versione in prova)

VOTO: 8

Software

Sul POCO F6 troviamo Android 14 e l’interfaccia HyperOS che, in questo mese di utilizzo, si è aggiornata due volte, portando la versione alla 1.0.7.0 e le patch di sicurezza di Agosto 2024. Come riportato in occasione di altre recensioni di modelli Xiaomi, non ci sono grossi stravolgimenti rispetto alla vecchia MIUI. Sicuramente si apprezzano una migliore stabilità del sistema e un impiego di risorse decisamente minore. Peccato per l’eccessiva quantità di bloatware, per fortuna con applicazioni tutte eliminabili ma, soprattutto, sui POCO, secondo me, Xiaomi esagera un po’.

Fra le caratteristiche principali, troviamo le finestre flottanti che, dalla barra laterale, è possibile aprire anche sulle altre applicazioni, la possibilità di raggruppare le apps per tipologia di colore delle icone, una caratteristica tipica dei POCO. Un punto in meno per il fatto che sulla barra delle notifiche, si possano visualizzare solo tre avvisi, davvero inspiegabile, visto che il SW è lo stesso di altri modelli Xiaomi.

VOTO: 7

Comparto fotografico

POCO F6 offre una tripla fotocamera con sensore principale da 50 Mpx SONY IMX882 con un’ampia apertura F/1.59, che consente di ottenere una maggiore quantità di luce per creare immagini di alta qualità alla luce del giorno e anche di notte. La seconda fotocamera è un classico ultragrandangolare da 8 Mpx che sfrutta il sensore Sony IMX355. POCO F6 è inoltre dotato di OIS ed EIS, ormai uno standard della F Series. Altre caratteristiche fotografiche di punta sono i video 4K a 60 FPS, che consentono di realizzare riprese ultra-nitide in stile cinematografico a una frequenza di fotogrammi elevata. Grazie al potente chipset, il Motion Tracking Focus 2.0, è possibile seguire i movimenti di persone, animali e insetti, anche per i fotografi naturalisti più impegnati. La seconda fotocamera è una classica ultra grandangolare da 8 Mpx, tipica degli smartphones di questa tipologia. Devo dire che, visto il sensore principale in dotazione, mi aspettavo qualcosa di più e la settimana in Croazia ha confermato la mia sensazione di partenza. Per carità, non sono brutte foto, ma mancano di quel “qualcosa” in più che un sensore Sony dovrebbe garantire a prescindere. Forse una integrazione migliore fra il SW di gestione della fotocamera e l’HW a disposizione avrebbe garantito risultati migliori, soprattutto negli scatti notturni, davvero poco performanti (anche in video in 4K). Molto buona la fotocamera frontale, dall’inusuale risoluzione di 20 Mpx, che regala selfie molto belli e ricchi di particolari. Di seguito un’ampia galleria di scatti, nei quali si possono apprezzare, fra gli altri, oltre ad alcuni bellissimi scorci di Trieste “by-night”, i magnifici panorami croati, meta delle mie agognate vacanze.

 

Per quanto riguarda i video, il POCO F6 può registrare in 4K fino @60fps, ma meglio fermarsi @30fps, garanzia di risultati migliori.

VOTO: 6,5 

Prestazioni, autonomia e multimedialità

Se c’è un aspetto sul quale Xiaomi non ha lesinato, è proprio nell’ambito delle prestazioni del POCO F6. Nato per i gamers più incalliti, la parte del leone è svolta dal favoloso display AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione 1,5K e refresh-rate fino a 120 Hz che supporta l’HDR10+ senza alcuna difficoltà. Di conseguenza, la visione di video e film diventa una vera goduria mentre l’esecuzione dei giochi più pesanti non crea problemi di sorta allo Snapdragon 8s Gen3 che, nella versione in prova, sfrutta tutti i 12 GB di RAM e la scheda grafica Adreno 735 per offrire fruibilità senza salti di frames ed alla massima qualità. Oltretutto, la particolare attenzione riservata alla dissipazione del calore, fa si che il dispositivo non scaldi mai a livelli preoccupanti. Davvero difficile mettere in difficoltà il POCO F6 che, anche con decine di applicazioni aperte, non rallenta mai ed offre sempre prestazioni al top. Anche l’audio non è da meno, e pur non essendo potentissimo, riproduce correttamente le diverse gamme sonore con un effetto stereo convincente grazie ai due altoparlanti. L’autonomia è spettacolare e, con un minimo di attenzione, si riesce ad arrivare “quasi” ai due giorni pieni. Nel mio utilizzo quotidiano, molto pesante, sono sempre arrivato a sera con almeno il 20% di carica residua. In ogni caso, se proprio aveste bisogno di un “pit-stop” nell’arco della giornata, l’alimentatore da 90 Watt permette ricariche fulminee.

VOTO: 9

Connettività e comparto telefonico

C’è tutto quello che serve per restare connessi al mondo esterno alla massima velocità possibile, almeno in relazione alla dotazione che un moderno mid-level deve possedere. USB C 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, Bluetooth 5.4, 5G, Dual-SIM, NFC sono, ormai, il requisito minimo e, ovviamente, il nostro POCO F6 li possiede tutti. Nessun problema in chiamata o di ricezione del segnale minimo per navigare. Solo durante la permanenza in Croazia, complice, forse, il fatto di avere in uso una SIM Very, ho avuto qualche problema di aggancio alla rete dell’operatore di riferimento ma, una volta connesso, ho navigato senza il minimo problema.

VOTO: 8

POCO F6, considerazioni finali

Mentre scrivo questa recensione, il prezzo ufficiale del POCO F6 che ho in prova (12/512 GB) è sceso ancora rispetto ad un mese fa quando l’ho ricevuto, pari a 450€. Adesso costa 360€ (risulta esaurita la versione color Titanium come quella del modello in prova, ma sono disponibili i colori verde e nero) grazie ad un’ulteriore offerta speciale e, se si è alla ricerca di un buon smartphone mid-level, con prestazioni favolose, un ottimo display (peccato per la mancanza dell’Always-on-Display, scelta davvero incomprensibile) e il notevole plus di un alimentatore da 90 Watt incluso nella confezione, direi che non ci sono scuse per non acquistarlo. Forse non avrà il miglior comparto fotografico della sua categoria, ma per tutto il resto è un autentico best-buy.

VOTO PREZZO (OFFERTA UFFICIALE ATTUALE): 8,5

VOTO FINALE: 7,95

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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