Plustek OpticFilm 135 salviamo i nostri negativi e diapositive | La nostra Recensione
Plustek OpticFilm 135 è un prodotto solido. Questa premessa mi sentivo di farla perché, appena preso e appoggiato sulla scrivania, mi ha dato un bel senso di solidità con quel design industriale che a me piace molto.
Confezione
La dotazione è più che standard, infatti troveremo, oltre allo scanner, le due bacchette per caricare negativi e diapositive 35mm, il cavo per collegarlo al pc e l’alimentatore.
Hardware
OpticFilm 135 monta un sensore CCD che, rispetto ad un sensore CIS, ha un campo di messa a fuoco della pellicola o diapositiva più ampio. Questo significa che anche se il file non è attaccato molto bene al vetro, lo si riesce comunque a processare, producendo un file di ottima qualità. Con queste dimensioni (175 mm x 259.2 mm x 104.3 mm) era facile aspettarsi un sensore CCD, dato che il CIS, per le sue misure ridurre, viene usato prevalentemente su scanner di piccole dimensioni. Lo scanner presenta sulla parte frontale cinque tasti; uno per la rimozione del carrello pellicole o diapositive, il tasto per far partire la scansione dei positivi, il tasto per far partire la scansione dei negativi, il tasto per far partire la scansione custom personalizzabile via software ed il tasto on/off.
Software
L’applicativo fornito in confezione è un ottimo programma; presenta un interfaccia accogliente che permette, anche a chi è alle prime armi, di non dover impazzire dietro settaggi o strani sottomenù. La prima cosa che ci viene chiesta è decidere se avviare una scansione di un positivo, di un negativo o effettuare una scansione custom. Selezionata la voce desiderata, andremo a modificare i DPI che nel caso di questo scanner arrivano fino a 3600.
Potremo decidere se avviare una scansione a colori o in toni di grigio. Potremo modificare il percorso dove saranno salvate le nostre foto (procedimento che avviene in automatico alla fine della scansione) e l’estensione del file generato (JPG, TIFF, Bitmap, PNG). Il software in dotazione permette un buon editing, ottimo per chi non ha voglia di post-produrre ogni singola foto con software esterni (es. photoshop, lightroom,gimp.etc etc). Lo stesso programma ci permetterà di condividere le foto su Facebook, Picasa, Flickr e Twitter. Mi è capitato con dei negativi che, impostando la scansione a 3600dpi, essa non venisse completata restituendomi un errore generico, che mi ha costretto a scalare a 2400dpi. Non so se sia un problema dei miei negativi o del software, in caso chiederò a Plustek e vi terrò aggiornati. I file prodotti a 3600dpi si attestano all’ordine dei 3MB, 2400dpi circa 2MB e 1800dpi inferiori ad 1MB.
Uso Pratico
lo scanner mi è piaciuto, funziona bene e produce dei file, specialmente a 3600dpi, di altissima qualità. Presenta però due criticità, secondo me. La prima è la sua lentezza, che si attesta su qualche minuto per scansioni a 3600dpi. Serviranno circa 40/50 secondi per scansioni a 1800dpi (oltre io non consiglio di scendere). La seconda è data dal rumore che produce la macchina. In un ambiente isolato è molto fastidioso e, se usato con ingenti quantità di materiale da processare, può diventare veramente snervante. Se consideriamo anche le bacchette “corte”, che costringono ad effettuare molti caricamenti di negativi o diapositive, il tutto risulta lento e macchinoso. Parlando della parte più pratica io trovo i file di ottima fattura ed anche il semplice uso del solo programma incluso in confezione ci permette di avere dei risultato più che ottimi.
Conclusioni
Reputo OpticFilm 135 un prodotto valido, che sicuramente può trovare la sua nicchia in quel target di persone che vuole digitalizzare i propri lavori/ricordi. La mia paura è che, una volta digitalizzato il proprio archivio, possa smettere di avere una propria utilità (a meno che non si scatti ancora in pellicola) e rimanere a prendere polvere sulla scrivania. Vi lascio alcuni sample da scaricare a diversi DPI.
Download sample a diversi DPI