Pixel 8a, prova comparto fotografico @TheGeekerz
Il comparto fotografico di ogni Pixel è sempre una piacevole conferma e questo vale anche per quello del Pixel 8a, provato qui @TheGeekerz.
Pixel 8a, una piacevole conferma
La scelta delle fotocamere per il Pixel 8a vede la conferma degli stessi sensori già presenti sul precedente Pixel 7a, una decisione che, viste le polemiche che si sono scatenate sui social a proposito del prezzo di vendita, superiore a a quello del Pixel 8, come abbiamo visto nell’articolo di presentazione, vuole differenziare quanto più possibile il Pixel 8a dal “fratello” maggiore. Ovviamente, ciò che rende una piacevole conferma il gruppo fotocamere, è l’aggiornamento del processore, il Tensor G3, CPU decisamente più performante del modello precedente.
La dotazione prevede, quindi, il sensore principale da 64 Mpx, f/1.9, 26mm (wide), 1/1.73″, 0.8µm, dual pixel PDAF, OIS, quello ultra grandangolare da 13 Mpx f/2.2, 120˚ (ultrawide), 1.12µm e la fotocamera frontale da 13 Mpx f/2.2, 20mm (ultrawide), 1.12µm. Come si può notare, si tratta di fotocamere presenti nella gran parte dei modelli mid-level che si pongono in concorrenza con il nostro Pixel 8a, ad eccezione di una più prestante lente grandangolare da 13 Mpx, laddove i competitors si fermano a 8 Mpx. Qui sotto un esempio delle capacità di questo sensore, che ritrae la splendida Piazza Unità d’Italia a Trieste.
Pur senza raggiungere l’eccezionale livello di Pixel 8 e Pixel 8 Pro, e ci mancherebbe, gli scatti catturati dal Pixel 8a lo pongono ai vertici di un’ideale classifica fra mid-level. Il risultato permette di ottenere foto dall’ottimo dettaglio, con una buona gestione dei colori e dei contrasti. Se le trasportiamo su un display ad alta risoluzione e di grandi dimensioni come quello dei nostri PC, ovviamente qualche magagna salta fuori (un po’ di rumore digitale, qualche artefatto…) ma, nel complesso, soprattutto grazie all’arma speciale del SW, difficile pareggiare i risultati del piccolo di Mountain View, anche utilizzando i sensori più prestanti della concorrenza. Insomma, il Pixel 8a, come riporta il titolo, è sempre una piacevole conferma. Di seguito qualche esempio, raccolto durante il mio breve viaggio nel profondo est della nostra bella Italia.
E, giusto per evidenziare i pregi del sensore ultra grandangolare da 13 Mpx, ancora qualche bella immagine di Udine e Trieste. Come potete vedere, non si notano curvature dei bordi e, pur nei limiti della risoluzione, i particolari che contano ci sono tutti.
Il Pixel 8a non ha una fotocamera teleobiettivo, ma può contare su uno zoom digitale 2x che svolge un egregio lavoro, senza perdita di particolari.
Dove la differenza di potenza fra i due processori di Pixel 7a e Pixel 8a viene fuori in maniera evidente, è negli scatti in modalità notte, che si attiva anche automaticamente grazie al sensore di luminosità. Praticamente assente il rumore digitale e la gestione delle zone di contatto luce/ombra quasi perfetta. Anche in questo caso gli esempi spiegano meglio di qualsiasi parola.
Ottima anche la fotocamera frontale, che permette di ottenere selfie di qualità e, qualora lo si volesse, anche di gruppo. Bene anche l’effetto bokeh.
Ma un Pixel non sarebbe un Pixel senza i magici effetti del SW applicato al comparto fotografico, la vera arma che fa la differenza. Di seguito, per darvi un’idea di cosa significhi il “Magic Creator”, la più importante, fra le altre chicche presenti, delle opzione di editing delle foto catturate dalle lenti del Pixel 8a, ecco, partendo un immagine di qualche mese fa scattata a Berlino, le modifiche ottenute lasciando fare tutto al SW. Io ho solo scelto l’elaborazione, in questo caso “tramonto”. Dalla foto iniziale al risultato finale, passaggio per passaggio.
Non male, vero? Potenza del Tensor G3… Il resto è solo la vostra fantasia.
Per quanto riguarda i video, il Pixel 8a può registrare filmati fino al 4K a 30 (anche con la fotocamera anteriore) o 60 fps; il risultato è decisamente buono, anche quando si registra in ambienti un po’ ostici come il centro dove gioco a Padel, il Palavillage di Torino, che ringrazio per la disponibilità, ricco di luci artificiali e milioni di riflessi provocati dai vetri dei campi. Situazione sicuramente migliore per la prima parte del filmato, registrato a Trieste di fronte al Castello di Miramare.
Ancora una volta, quindi, il Pixel 8a si dimostra degno erede dei suoi predecessori e sfoggia un comparto fotografico di primissimo ordine, dal livello qualitativo molto alto e con la marcia in più di un SW di gestione ricco ed affidabile.
VOTO: 8