OPPO Reno alla prova di The Geekerz
Lo aspettavo fin dal giorno della sua presentazione a Zurigo e, finalmente, OPPO Reno è arrivato sulla mia scrivania, pronto a sottoporsi a prove e test prima della recensione.
OPPO Reno, il signore degli abissi
E proprio da quel giorno di Zurigo, dopo aver visto le prime immagini e sentito le prime impressioni degli amici/colleghi presenti all’evento, OPPO Reno, grazie alla sua innovativa fotocamera anteriore, che ha reinventato il concetto di pop-up, mi ha subito fatto venire in mente “Lo squalo” del famoso film. Ecco perchè mi sono permesso il curioso accostamento della foto qui sopra. OPPO Reno è un dispositivo molto bello a mio parere, soprattutto in questo colore “Ocean Green” che, per fortuna, non perde nulla anche quando è coperto dalla cover in dotazione nella confezione.
Diamo subito un’occhiata alla sua scheda tecnica, che descrive un dispositivo sicuramente di alto livello:
- Processore: Snapdragon 710
- RAM: 6 GB
- Memoria: 256 GB (non espandibile su questa versione)
- GPU: Adreno 616
- Display: OLED, 6,4 pollici FullHD+, 19,5:9, Gorilla Glass 6
- Fotocamera principale: 48MP (IMX 586) + 5MP Ultra Night Mode 2.0, Color Mapping, Video 4K, modalità Artistic portrait
- Fotocamera anteriore: Tipo Pop-Up da 16MP, f/2.0, Portrait Mode 2.0, Soft light
- Batteria: 3765 mAh, supporto alla ricarica rapida VOOC 3.0
- Reti: dual-sim, 4G/4G+: TD-LTE, LTE FDD;3G: WCDMA, TD-SCDMA, CDMA2000 2G: GSM, CDMA
- Connettività: WLAN 802.11a/b/g/n/ac Bluetooth 5.0, USB “C”
- Sistema Operativo: Android Pie 9.0 con UI ColorOS 6
- Sicurezza: sensore impronte “in-display”, sblocco con riconoscimento del viso
- Colori: Ocean Green, Jet Black
- Dimensioni: 156,6 x 74,3 x 9 mm
- Peso: 185 grammi
OPPO Reno è, sicuramente, un dispositivo “impegnativo” per dimensioni e peso ma, tutto sommato, è quanto l’utenza moderna chiede ad uno smartphone. Senza cover è assolutamente impossibile tenerlo in mano senza rischiare che scivoli ad ogni movimento, ma con la custodia calzata la maneggevolezza aumenta esponenzialmente. Ovviamente il punto forte di OPPO Reno è la fotocamera anteriore pop-up che ricorda la pinna di uno squalo. Il movimento è molto veloce, soprattutto quando si attiva il riconoscimento del volto come metodo di sblocco. La casa garantisce tale movimento per più di 200.000 cicli, un numero che difficilmente si raggiungerà con un utilizzo normale. In questo la casa può vantare solida esperienza, visto quanto fatto con OPPO Find X.
Peccato che, come si vede dall’immagine, dopo solo qualche ora di utilizzo, la polvere si accumuli sulla sezione mobile creando un effetto “sporco” non proprio di bell’effetto. In ogni caso OPPO Reno sfoggia tutta la sua personalità e, come sempre, è già diventato il mio smartphone aziendale, pronto ad accompagnarmi fino alla recensione finale.
Stay Tuned!