OPPO Reno 13 Pro 5G in prova @TheGeekerz
Dopo quasi 5 anni dall’ultimo OPPO che ho recensito, finalmente, qui @TheGeekerz è arrivato la sorpresa: OPPO Reno 13 Pro 5G.
OPPO Reno 13 Pro 5G, il mid-level definitivo
Prima di addentrarmi nella presentazione di OPPO Reno 13 Pro 5G, arrivato qui @TheGeekerz ad una decina di giorni dalla presentazione europea di Milano dello scorso 24 Febbraio, alla quale sono stato invitato, lasciatemi esprimere la soddisfazione e la felicità per avere nuovamente la possibilità di provare e recensire uno smartphone dell’azienda cinese. Era il lontano 2018 quando, nel mese di Novembre, OPPO faceva il debutto ufficiale in Italia con i mitici RX 17 e RX 17 Pro, che recensii poi qualche mese dopo. Io ebbi l’onore ed il piacere di essere fra gli invitati a quell’evento che si tenne nella splendida cornice di Villa Necchi.
Esattamente un anno dopo, nel Luglio del 2020, pubblicai la recensione dell’ultimo OPPO che ebbi l’occasione di ricevere in prova. Da allora cinque anni di silenzio assoluto, nonostante le mie richieste di poter testare i vari dispositivi che, via via, si sono susseguiti. Oggi, finalmente, l’attesa è terminata e questo fantastico OPPO Reno 13 Pro 5G è fra le mie mani, pronto ad essere sottoposto alle prove rituali prima della recensione. Una cosa va sottolineata immediatamente: è bellissimo, nonostante il design non faccia nulla per nascondere la sua fonte di ispirazione, individuabile senza possibilità di errore nel “gioiello” made in Cupertino.
Il modello arrivato in prova è quello nella colorazione Plume Purple, nel quale, ancora più che negli altri colori, spicca la meravigliosa serigrafia che, come potete vedere nella foto qua sopra, ricorda le ali aperte di una farfalla, simbolo di OPPO, a dimostrare l’eleganza e la potenza del volo. Molto particolare l’effetto che si prova tenendolo fra le dita: un misto fra seta e velluto, anche se la cover è in un unico pezzo, compreso il supporto delle fotocamere, di vetro.
Il frame è realizzato in una speciale lega di alluminio aerospaziale, scelta che, insieme alle dimensioni contenute, contribuisce a contenere il peso in “soli” 195 grammi. Attenzione però: OPPO Reno 13 Pro è molto scivoloso e senza una cover adeguata, il rischio di caduta è sempre in agguato. E questo mi porta, necessariamente, a commentare, ancora una volta, l’assurda scelta di seguire Apple non solo in fatto di design, ma anche nella costituzione della confezione di vendita.
Nella scatola, infatti, troveremo solo il cavo USB A/C, la manualistica ed il pin per il carrello porta SIM, STOP! È vero che l’offerta di lancio, che vale fino al prossimo 7 Aprile, vede l’omaggio del caricatore da 80 Watt (dal valore di 50€) e prevede il bundle con il nuovo OPPO Watch X2, (dal valore di 400€), ma possibile che per 799€, tanto costa il nostro Reno 13 Pro 5G, non fosse possibile aggiungere una benedetta cover? Non smetterò mai, anche se solo in senso figurato ovviamente, di maledire Apple per aver “obbligato” tutti i produttori a copiarne la scelta assurda.
Esaurita la parte di critica, torniamo a parlare di questo OPPO Reno 13 Pro 5G, che si presenta con ottime credenziali. Ho terminato di configurarlo un paio di giorni fa e devo dirvi che i primi momenti mi hanno dato da pensare. Dopo la consueta migrazione dei dati, infatti, è arrivata puntuale la notifica di un primo aggiornamento della ColorOS, l’interfaccia proprietaria di OPPO che accompagna Android 15, disponibile alla prima accensione.
Terminato il download e l’installazione, ho cercato di caricare su Google Wallet le mie carte di credito e, con somma sorpresa, l’interfaccia mostrava il messaggio che non avrei potuto utilizzare il telefono per i pagamenti contactless per motivi di non conformità del sistema operativo (per eventuale root) ai sistemi di sicurezza dell’ente emettitore delle carte. Se ricordate, la stessa cosa mi è capitata con il realme 14 Pro+, QUI la mia recensione, e sul realme 14 Pro che sto provando in questi giorni. In realtà, sul realme 14 Pro+ il problema è legato all’NFC che risulta disattivato, mentre sul realme 14 Pro la problematica è la stessa dell’OPPO. Inutile ricordare che i due brand sono “figli della stessa mamma” e l’interfaccia realme U.I è la stessa ColorOS con un nome diverso. Oltretutto, altra cosa strana, alla voce “informazioni” del menu delle impostazioni, quello descritto era uno smartphone diverso, sia per memoria che per il comparto fotografico, tanto da farmi venire il dubbio che il telefono ricevuto in prova fosse un modello diverso. Mentre cercavo di capire come venire a capo della situazione, dopo circa un’ora dalla prima notifica, ecco arrivare la seconda che, magicamente, ha risolto tutti i problemi, compresi quelli relativi alla possibilità di usare le mie carte di credito. Tutto è bene ciò che finisce bene e spero che anche per i due realme 14 Pro succeda la stessa cosa. A proposito di SW… OPPO ha promesso per questo smartphone cinque anni di aggiornamenti maggiori (arriveremo ad Android 20) e sei per le patch di sicurezza. Ancora due cose in merito al SW, una positiva ed una molto meno; la prima è la possibilità di condividere files con iPhone in modalità tipo “AirDrop“. La seconda è la quantità industriale di “bloatware“, sotto forma di una miriade di giochini che faranno anche la felicità degli utenti cinesi, ma sono del tutto inutili. Per fortuna sono tutti eliminabili, ma che pena, credetemi.
OPPO Reno 13 Pro 5G è equipaggiato con il processore MediaTek Dimensity 8350, che promette prestazioni superiori allo Snapdragon 7s Gen3 che va per la maggiore sui dispositivi mid-level di ultima generazione, e arriva in Italia nell’unica configurazione 12/512 GB. Il display è lo stesso del realme 14 Pro+, un OLED da 6,83 pollici con risoluzione 1,5K (1270 x 2800 Pxl), supporto ad HDR10+, refresh-rate fino a 120 Hz e luminosità massima di 1200 Nits (invece che di 1500 come sul realme). Non si tratta di valori da top di gamma, ma posso garantirvi che lo schermo è un vero spettacolo in ogni occasione, sia come fedeltà di colori che per il contrasto. Ci sono tante opzioni per la sua personalizzazione ed è protetto da vetro Corning Gorilla Glass 7i. Ha ottenuto la certificazione IP69 contro acqua e polvere che gli permette di poter essere utilizzato sott’acqua senza cover per foto e video (vi ricorda qualcosa?). I bordi, che seguono il profilo molto “curvy” dello smartphone, sono decisamente sottili, a tutto vantaggio del rapporto display/superfice. La batteria è da 5800 mAh e supporta la ricarica rapida SuperVOOC cablata da 80 Watt e wireless da 50 Watt. Diamo un’occhiata alla scheda tecnica completa.
- Display: OLED da 6,83 pollici, risoluzione 1,5K 1272×2800 pxl, HDR10+, refresh-rate a 120 Hz, luminosità max 1500 nits, Corning Gorilla Glass 7i
- Processore: MediaTek Dimensity 8350
- Scheda grafica: Mali G615-MC6
- RAM: 12 GB LPDDR5X
- Memoria: 512 GB UFS 3.1, non espandibile
- Sistema operativo: Android 15, ColorOS 15
- Fotocamere posteriori: principale Sony IMX890 da 50 Mpx,f/1.8, 24mm (wide), 1/1.56″, 1.0µm, multi-directional PDAF, OIS; ultra grandangolare OmniVision OV08D da 8 Mpx f/2.2, 15mm, 116˚ (ultrawide), 1/4.0″, 1.12µm; telescopica Samsung JN5 da 50 Mpx, zoom ottico 3,5x, f/2.8, 85mm (telephoto), PDAF, OIS;
- Fotocamera anteriore: Samsung JN5 da 50 Mpx,f/2.0, 21mm (wide), AF
- Connettività: USB C 3.1, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6e, dual-band, Wi-Fi Direct, Bluetooth 5.4, A2DP, LE, LHDC, NFC, 5G, Dual-SIM, E-SIM
- Extra: doppio speaker stereo
- Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
- Batteria: 5800 mAh, ricarica rapida SuperVOOC cablata a 80 Watt (alimentatore non incluso nella confezione), wireless a 50 Watt
- Dimensioni: 162.8 x 76.6 x 7.6 mm
- Peso: 195 grammi
- Colori: Graphite Grey, Plume Purple (versione in prova), Pink
Ottimo il comparto fotografico, simile, ma non uguale, a quello del Reno 12 Pro; spiccano la fotocamera principale da 50 Mpx, quella teleobiettivo con zoom ottico da 3,5x da 50 Mpx e la solita ultra grandangolare da 8 Mpx. La fotocamera frontale, sfoggia un sensore da 50 Mpx per la gioia degli amanti del selfie come se non ci fosse un domani. Le prime immagini in “night mode” dicono già molto sulla qualità dei sensori in dotazione ad OPPO Reno 13 Pro 5G.
Questi primi giorni di utilizzo, oltre a farmi acquistare una bella cover di protezione, di OPPO Reno 13 Pro 5G, mi stanno regalando delle belle soddisfazioni. Lo smartphone è incredibilmente reattivo e veloce, a dimostrazione di quanto conta un HW di primo livello, oltre a fugare i dubbi (caso mai qualcuno ne avesse ancora) sul livello raggiunto dalle CPU MediaTek. Scalda poco anche quando è sotto sforzo ed il suo display è sempre un bello spettacolo. Sono solo le prime impressioni ovviamente ma, come si dice, chi ben comincia è a metà dell’opera. Nelle prossime settimane, come sempre, procederò agli usuali test che accompagneranno OPPO Reno 13 Pro 5G fino alla recensione.
Stay Tuned!