OnePlus 10 Pro, la recensione @TheGeekerz
Gran bel dispositivo questo OnePlus 10 Pro che, pur essendo lontano dal fascino delle origini, si è dimostrato all’altezza del ruolo. Ecco la mia recensione.
OnePlus 10 Pro, la confezione
La confezione con la quale è arrivato il OnePlus 10 Pro non è quella disponibile nei negozi, ma è espressamente dedicata agli addetti ai lavori. Per questo è particolarmente ricca, per aspetto e contenuti. Al suo interno, ospita la scatola vera e propria con telefono, cover in silicone che riprende il colore Emerald Forest del modello che ho in prova, caricatore SuperVOOC da 80 Watt e classico cavo rosso USB “C”. Dentro il box più grande, in uno scenografico cassetto, trovano posto una foto scattata con le fotocamere progettate in collaborazione con Hasselblad e due cover aggiuntive, delle quali una molto Tech ed una decisamente più elegante (sulla destra nella foto) oltre che dal notevolissimo grip, che è quella che ho scelto io.
VOTO: 9
Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia
Il telefono, in termini di stile e design, non brilla certo per originalità; il supporto che ospita il gruppo fotografico, infatti, si ispira molto chiaramente a quello dei Samsung Galaxy S21 del 2021. Non dico che sia brutto ma, forse, si poteva osare qualcosa di diverso. Altro piccolo neo: se con la scritta Hasselblad, si voleva dare risalto alla famosa azienda con la quale si sono progettate le lenti, il risultato non è stato ottenuto. Solo in determinati angoli contro luce, infatti, è possibile leggerla; è stato difficile anche fotografarla. In ogni caso la costruzione è impeccabile ed anche la scelta dei materiali rispecchia l’alta fascia di mercato di cui il OnePlus 10 Pro fa parte. I bordi curvi del display, però, cominciano a stancare (opinione del tutto personale). Il vetro è il protagonista principale sia sul lato A che quello B: il display è protetto dal vetro Gorilla Glass Victus, mentre la cover posteriore è in vetro Gorilla Glass 5, trattato in maniera impeccabile contro le impronte che, almeno in questo modello Emerald Forest, non lasciano praticamente tracce. Il frame è, non poteva essere altrimenti, in alluminio. A proposito, il famoso slider, caso mai aveste dei dubbi, c’è. Quello che non c’è, almeno ufficialmente, è la certificazione contro acqua e polvere, quindi si raccomanda la massima attenzione, soprattutto in questi giorni di vacanza.
VOTO: 8,5
Hardware & scheda tecnica
La sezione HW di questo OnePlus 10 Pro, come era logico aspettarsi, pesca il meglio di quanto disponibile sul mercato e nei magazzini di casa e, sfruttando le sinergie di famiglia, è molto simile a quanto troviamo sul realme GT2 Pro; non si fa mancare assolutamente nulla, Snapdragon 8 Gen1 compreso. La configurazione del modello in prova è 12/256 (UFS 3.1, ovviamente) GB. La RAM è di tipo dinamico, potendo essere aumentata in modo virtuale attingendo alla memoria di storage di ben 3 GB. Da citare il motorino per il feedback aptico, davvero uno dei migliori che mi sia capitato di provare. Da citare ad esempio il display, il pezzo migliore di tutto l’insieme, senza alcun dubbio. Vediamo la sua scheda tecnica completa.
- Display: AMOLED da 6,7 pollici, tecnologia LTPO 2.0, QHD+ (1440 x 3216 pixel), HDR 10+, refresh-rate a 120 Hz, luminosità max 1300 nits, vetro Corning Victus
- Processore: Snapdragon 8 Gen 1 5G
- Scheda grafica: Adreno 730
- RAM: 8/12 GB dinamica (versione in prova 12 GB)
- Memoria: 128/256 (versione in prova)/512 GB, UFS 3.1 non espandibile
- Sistema operativo: Android 12, OxygenOS 12.1
- Fotocamere posteriori: principale 48 Mpx, 23mm (wide), 1/1.43″, 1.12µm, multi-directional PDAF, Laser AF, OIS; ultra grandangolare 50 Mpx, f/2.2, 14 mm, 150˚, 1/2.76″, 0.64µm; 8 Mpx f/2.4, 77mm (telephoto), 1.0µm, PDAF, OIS, 3.3x zoom ottico. Calibrazione coprogettata con Hasselblad
- Fotocamera anteriore: 32 Mpx, f/2.4, (wide), 1/2.74″, 0.8µm
- Connettività: USB “C” 3.1, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, Wi-Fi Direct, hotspot, Bluetooth 5.2, 5G, Dual-SIM
- Extra: doppio speaker stereo, certificazione IP68 contro acqua e polvere presente sui modelli per alcuni mercati
- Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
- Batteria: 5000 mAh, ricarica rapida SuperVOOC a 80 Watt, wireless a 50 Watt, ricarica inversa
- Dimensioni: 163 x 73.9 x 8.6 mm
- Peso: 201 grammi
- Colori: Volcanic Black, Emerald Forest (versione in prova), Panda White (Extreme Edition)
VOTO: 9
Software
Un aspetto su cui spendere qualche parola in più è proprio quello del software, in virtù del fatto che siamo ancora in una fase del passaggio ad OPPO non ben definita in questo senso. Il SW, aggiornato non appena terminata la configurazione, dl OnePlus 10 Pro è basato su Android 12, personalizzato con l’interfaccia OxygenOS 12.1, che aggiunge una serie di features che gli utenti OnePlus conoscono molto bene, come “Shell” per i widget o la famosa “Zen Mode” per scollegarsi dal proprio smartphone. Purtroppo, a parte queste chicche tipiche della OxygenOS, il resto è ancora in gran parte derivato dalla ColorOS di OPPO. Per carità, non è necessariamente un aspetto negativo, viste le tante personalizzazioni che tale UI permette, ma rende il tutto, come si dice, “né carne né pesce”, un’altra situazione che non può non far storcere il naso agli “aficionados” del brand.
VOTO: 8
Comparto fotografico
La prova completa è disponibile QUI.
VOTO: 9,5
Prestazioni, autonomia e multimedialità
Guardare video ed immergersi nei propri giochi preferiti è un autentico piacere grazie al display del OnePlus 10 Pro. Si tratta, come accennato in precedenza, di un ottimo pannello AMOLED da 6,7 pollici, tecnologia LTPO 2.0, QHD+ (1440 x 3216 pixel), HDR 10+, refresh-rate variabile da 1 a 120 Hz, luminosità max 1300 nits. È uno dei migliori attualmente sul mercato e, ovviamente, ospita il sensore delle impronte, velocissimo ma che, rare volte in verità, perde qualche colpo. Altrettanto ovviamente è presente l’Always-on-Display, ampiamente personalizzabile. A cotanto schermo si accompagnano due altoparlanti di pregevole fattura, che riproducono le tre bande principali molto bene e, soprattutto, con un volume molto alto. La dotazione HW permette al OnePlus 10 Pro di svolgere tantissime operazioni senza il benchè minimo problema di lag e non c’è traccia di bug nell’uso quotidiano. In definitiva, l’unico problema è legato al processore Snapdragon 8 Gen1 ed all’enorme quantità di calore prodotto. Nonostante l’ottima camera di dissipazione, mutuata pari pari dal realme GT2 Pro, dopo un paio d’ore di uso continuo, diventa difficile tenere il telefono in mano. Un punto a sfavore importante e che non può non contare in fase di recensione.
VOTO: 7,5
Connettività e comparto telefonico
Un ambito di assoluta eccelenza quella della connettività del OnePlus 10 Pro. Non manca nulla: dalla presa USB “C” di tipo 3.1 che veicola anche il segnale video, al Bluetooth 5.2, al Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, c’è tutto quello che serve per un vero top di gamma. Il 5G è supportato su entrembe le SIM e, per lo meno nelle zone di Torino ben servite, la velocità è ottima. Detto dell’audio di qualità e volume eccellenti, non resta che fare un plauso alla ricezione telefonica che, di fatto, non è mai messa in crisi se non in situazioni particolarmente difficili come la mia cantina.
VOTO: 8,5
OnePlus 10 Pro, considerazioni finali
999€, questo è il prezzo ufficiale per mettersi in tasca il OnePlus 10 Pro che, sgombriamo il campo ad equivoci, è un signor smartphone, degno di stare fianco a fianco con i migliori top di gamma del mercato. In fondo il prezzo lo fanno il mercato e l’attuale crisi delle materie prime e, visti i prezzi dei concorrenti, questo 10 Pro resta, tutto sommato, conveniente. Inoltre è già possibile trovarlo a ottimi prezzi, come quello disponibile su Ebay, che per questa versione in prova, è pari a 795€ e che lo rende un autentico “must to have”. Per il resto, il OnePlus 10 Pro si è dimostrato un “signor” smartphone flagship anche se, purtroppo, siamo un po’ lontani dallo spirito che aveva caratterizzato il marchio fondato da Carl Pei all’inizio della sua avventura. Parafrasando, e modificandolo un po’, un vecchio claim si potrebbe dire che “è il progresso baby, e noi ci dobbiamo adeguare”.
VOTO FINALE: 8,6