OnePlus 10 Pro, in prova @TheGeekerz
Non è più una novità assoluta, ma avere in prova il OnePlus 10 Pro, top di gamma della casa, mi provoca un bel brivido di piacere.
OnePlus 10 Pro, il top di gamma che non ti aspetti (anche nel prezzo)
Il percorso che mi ha portato alla prova del OnePlus 10 Pro, attuale top di gamma della casa, in attesa del OnePlus 10T, sua naturale evoluzione, è iniziato con il OnePlus Nord CE2 ed è proseguito con il OnePlus Nord 2T 5G, posto più in alto nella scala di valori dei dispostivi OnePlus. Mi fa, ovviamente, enormemente piacere essere arrivato a questo punto, visto che per anni le recensioni dei OnePlus le ho solo potute leggere. Il OnePlus 10 Pro è sul mercato ormai da qualche mese ma, sicuramente, non sono più i tempi delle uscite dei primi OnePlus di Carl Pei. Da quando, oltretutto, la casa è passata sotto il controllo diretto di OPPO, il fascino degli smartphone “Never Settle” (mai accontentarsi) ha perso molto di quel non so che di “aggressivo” che si proponeva come forza importante per contrapporsi ai top di gamma del tempo: Samsung, LG, Motorola, HTC fra i primi che mi vengono in mente. Al di là delle specifiche tecniche, era il prezzo quello che qualificava subito uno smartphone OnePlus come “must to have”. Oggi, con i suoi mille Euro (999 per la precisione) di questa versione 12/256 GB che ho in prova, il OnePlus 10 Pro diventa un flagship che, sicuramente, si pone a confronto con i migliori del settore ma, ovviamente, non avrà il consenso incondizionato che i fans destinavano ai suoi predecessori.
OnePlus 10 Pro, vediamolo da vicino
Il OnePlus 10 Pro è arrivato dentro una bellissima confezione che, al suo interno, ospita la scatola vera e propria con telefono, cover in silicone che riprende il colore Emerald Forest del modello che ho in prova, caricatore SuperVOOC da 80 Watt e classico cavo rosso USB “C”. Dentro il box più grande, in uno scenografico cassetto, trovano posto una foto scattata con le fotocamere progettate in collaborazione con Hasselblad e due cover aggiuntive, delle quali una molto Tech ed una decisamente più elegante oltre che dal notevolissimo grip, che è quella che ho scelto io.
Il telefono, in termini di stile e design, non brilla certo per originalità; il supporto che ospita il gruppo fotografico, infatti, si ispira molto chiaramente a quello dei Samsung Galaxy S21 del 2021. In ogni caso la costruzione è impeccabile ed anche la scelta dei materiali rispecchia l’alta fascia di mercato di cui il OnePlus 10 Pro fa parte. I bordi curvi del display, inoltre, cominciano a stancare (opinione del tutto personale). Il vetro è il protagonista principale sia sul lato A che quello B: il display è protetto dal vetro Gorilla Glass Victus, mentre la cover posteriore è in vetro Gorilla Glass 5, trattato in maniera impeccabile contro le impronte che, almeno in questo modello Emerald Forest, non lasciano praticamente tracce. Il frame è, non poteva essere altrimenti, in alluminio.
La sezione HW di questo OnePlus 10 Pro, come era logico aspettarsi, pesca il meglio di quanto disponibile sul mercato e, sfruttando le sinergie di famiglia, è molto simile a quanto troviamo sul realme GT2 Pro; non si fa mancare assolutamente nulla, Snapdragon 8 Gen1 compreso. Vediamo la sua scheda tecnica completa.
- Display: AMOLED da 6,7 pollici, tecnologia LTPO 2.0, QHD+ (1440 x 3216 pixel), HDR 10+, refresh-rate a 120 Hz, luminosità max 1300 nits, vetro Corning Victus
- Processore: Snapdragon 8 Gen 1 5G
- Scheda grafica: Adreno 730
- RAM: 8/12 GB dinamica (versione in prova 12 GB)
- Memoria: 128/256 (versione in prova)/512 GB, UFS 3.1 non espandibile
- Sistema operativo: Android 12, OxygenOS 12.1
- Fotocamere posteriori: principale 48 Mpx, 23mm (wide), 1/1.43″, 1.12µm, multi-directional PDAF, Laser AF, OIS; ultra grandangolare 50 Mpx, f/2.2, 14 mm, 150˚, 1/2.76″, 0.64µm; 8 Mpx f/2.4, 77mm (telephoto), 1.0µm, PDAF, OIS, 3.3x zoom ottico. Calibrazione coprogettata con Hasselblad
- Fotocamera anteriore: 32 Mpx, f/2.4, (wide), 1/2.74″, 0.8µm
- Connettività: USB “C” 3.1, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, Wi-Fi Direct, hotspot, Bluetooth 5.2, 5G, Dual-SIM
- Extra: doppio speaker stereo, certificazione IP68 contro acqua e polvere presente sui modelli per alcuni mercati
- Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
- Batteria: 5000 mAh, ricarica rapida SuperVOOC a 80 Watt, wireless a 50 Watt, ricarica inversa
- Dimensioni: 163 x 73.9 x 8.6 mm
- Peso: 201 grammi
- Colori: Volcanic Black, Emerald Forest (versione in prova), Panda White (Extreme Edition)
Il comparto fotografico del OnePlus 10 Pro ha scatenato corpose discussioni in merito alla sua presunta qualità. La collaborazione con Hasselblad, che progetta e costruisce lenti per fotografia dal 1941, dovrebbe mettere al sicuro da ogni critica il OnePlus 10 Pro e, dopo qualche aggiornamento rilasciato nel corso dei mesi scorsi, posso dire che, nei primi scatti che ho effettuato, la qualità c’è tutta. Di seguito qualche esempio, anche dal sensore grandangolare a 150° nella opzione “Fish Eye”, già vista nel citato realme GT2 Pro, prima della prova specifica. A proposito di esempi, ottimo il comportamento della lente da 8 Mpx per il teleobiettivo.
Devo dire che dopo un pomeriggio (caldo, ma non come nelle scorse settimane) di scatti e riprese, lo Snapdragon 8 Gen1 non si è smentito, rendendo il OnePlus 10 Pro così bollente da provocare qualche problema a tenerlo nella tasca dei miei bermuda.
Per quanto riguarda il SW, aggiornato non appena terminata la configurazione, il OnePlus 10 Pro è equipaggiato con Android 12 personalizzato con l’interfaccia OxygenOS 12.1, che aggiunge una serie di features che gli utenti OnePlus conoscono molto bene, come “Shell” per i widget o la famosa “Zen Mode” per scollegarsi dal proprio smartphone.
Le prime ore con il OnePlus 10 Pro in veste di mio smartphone personale sono volate via piene di ottime sensazioni. Peccato solo che, dopo un paio d’ore di utilizzo intenso, sia diventato caldo come una vaporiera. E dire che il sistema di raffreddamento è allo stato dell’arte ma, evidentemente, per lo SD 8 Gen1 serve ben altro.
A proposito, una cosa per i puristi del brand: qui il famos slider per la gestione delle notifiche c’è e fa proprio la sua “porca” figura. Appuntamento ai prossimi giorni per prove e test.
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