Nothing Phone (2), si smonta e ripara abbastanza bene
Dopo la prova “distruttiva” e silenziosa, JerryRigEverything ha sottoposto il Nothing Phone (2) alla classica prova di smontaggio.
Nothing Phone (2), riparabilità nella norma
La prova di smontaggio per la verifica della riparabilità di Zack Nelson, ha dimostrato che il Nothing Phone (2), QUI la mia recensione, è ben costruito, conferma e migliora alcune delle caratteristiche del modello precedente (QUI la mia recensione). Vediamo gli aspetti principali evidenziati dal famoso canale YouTube. Il Nothing Phone (2) non gode della certificazione massima (IP68) contro acqua e polvere ma si ferma all’IP54 che lo garantisce contro spruzzi e sudore. In ogni caso è necessario un bel po’ di aria calda per sciogliere l’adesivo che unisce la cover posteriore, in vetro Gorilla Glass, allo chassis.
Tutte le strisce di led che compongono l’iconica Glyph Interface sono collegate con singoli cavi alla scheda madre o a schede accessorie, per cui è necessario un po’ di tempo prima di smontarle tutte. Ogni striscia è coperta da uno strato di adesivo che serve anche a rendere meno forte la luminosità, rendendola più soffusa e stabile per ogni elemento.
Decisamente tenace l’adesivo che fissa la batteria allo chassis, a garanzia di sicurezza, mai abbastanza in questi casi. I tempi di sostituzione dovrebbero essere veloci, anche grazie alla linguetta di rimozione, che appare robusta e non tende a rompersi. Altro elemento che, in caso di sostituzione/riparazione, garantisce tempi veloci è la presa USB “C”, collegata direttamente alla scheda madre da un singolo cavo che la rende, di fatto, indipendente.
Insomma, sperando sempre di non averne bisogno, il Nothing Phone (2) si conferma ottimo anche a livello di progetto, garantendo tempi di riparazione molto veloci.