Motorola P30, siamo al limite del palese plagio
Motorola P30 è un dispositivo che farà parte della serie che, negli scorsi giorni, ha destato l’interesse di tutti gli appassionati.
Motorola p30, quando la copia diventa plagio
Spero perdonerete il taglio molto critico di questo articolo, ma da vecchio appassionato del marchio americano (il mio “vecchio” Motorola Droid Turbo è ancora perfettamente funzionante), non posso che restare letteralmente basito da questo Motorola P30. Neanche i peggiori cloni cinesi si erano spinti a tanto nell’ispirarsi ad iPhone X. E non parlo solo del notch, ovviamente, ma di linee, posizionamento delle fotocamere e design. Di fatto solo la presenza di quel bordo inferiore con il marchio ed il sensore delle impronte digitali sulla cover posteriore, permettono di distinguerlo dal rivale americano.
Non si tratta di foto ufficiali, ma di render che, in ogni caso, come abbiamo potuto imparare negli ultimi anni, sono praticamente definitivi. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico di questo Motorola P30, dovremmo trovare sotto il cofano un processore Snapdragon 636, 6 GB di RAM e 64/128 Gb di memoria. Di seguito quella che dovrebbe essere la scheda tecnica ufficiale:
- Display: 6,2″ IPS LCD full HD+, 19:9
- CPU: Snapdragon 636
- GPU: Adreno 509
- RAM: 6 GB
- Memoria: 64 / 128 GB espandibile tramite microSD
- Fotocamera posteriore: Dual-cam 16 megapixel f/1,8 con superficie da 1,25 μm+ 5 megapixel f/2,2 con flash LED
- Fotocamera frontale: 12 megapixel f/1,8
- Connettività: Dual SIM, 4G LTE (anche banda 20), WiFi, Bluetooth 5.0, GPS, USB Type-C, jack audio
- Batteria: 3.000 mAh con ricarica rapida a 18W
- Dimensioni: 154.9 x 74.8 x 7.6 mm
- Peso: 175 g
- OS: Android 8.1 Oreo con interfaccia ZUI
- Altro: Face Unlock, lettore di impronte
- Colori: Black, Aurora, White
Il nuovo iPhone X, pardon, Motorola P30 arriverà sul mercato cinese il prossimo 15 Settembre con i seguenti prezzi: 270 Euro circa per la versione da 64 Gb e 320 Euro circa per quella da 128. Nessuna notizia riguardante la commercializzazione dalle nostre parti. Concludo con una lacrima di tristezza… C’era una volta un glorioso marchio americano!