Huawei Watch GT 3 Pro in prova @TheGeekerz
A quasi dieci mesi dall’arrivo sul mercato italiano, ecco in prova @TheGeekerz il bellissimo Huawei Watch GT 3 Pro, un signor smartwatch.
Huawei Watch GT 3 Pro, semplicemente bellissimo
Non ci sono altre definizioni quando si mettono gli occhi per la prima volta sul Huawei Watch GT 3 Pro: è, semplicemente, bellissimo. Basterebbero due parole per sintetizzare il concetto di esclusività e bellezza che questo smartwatch emana fin dal primo sguardo: titanio e zaffiro. Il primo, finemente spazzolato, è il materiale utilizzato per la cassa; il secondo è il tipo di vetro che ricopre il display AMOLED a colori da 1,43 pollici. Le dimensioni del quadrante, 46,6 mm, ed il peso di circa 60 gr nella versione come quella in prova, che ha il cinturino in gomma definito “fluoroelastomer strap“, sono quelle di un orologio importante. Il Huawei Watch GT 3 Pro è un dispositivo che cela le sue funzioni da smartwatch dietro le fattezze di un classico cronografo da uomo anche se, dimensioni a parte, non ci sono preclusioni ad essere indossato anche dal “gentil sesso”.
Sul lato destro della cassa troviamo, nella parte superiore la corona, anch’essa in titanio, molto elegante, che riporta inciso sulla superficie il nome dell’orologio; in quella inferiore il tasto funzione, che può essere personalizzato come si preferisce. La corona è di quelle definite attive e permette di scorrere dall’alto verso il basso le voci all’interno dei vari menu dello smartwatch. Si tratta di un’impostazione di design già vista su altri modelli ma, onestamente, difficile pensare ad altre soluzioni quando si sceglie una disposizione di questo tipo. Il lato opposto è perfettamente liscio, con il titanio a fare bella mostra di se.
A tanta bellezza e purezza di linea della zona “a vista”, non poteva essere da meno quella che non si vede. Anche il fondo del Huawei Watch GT 3 Pro, infatti, è una sorta di opera d’arte, grazie alla ceramica nanocristallina utilizzata ed ai sensori (accelerometro, sensore giroscopio, magnetometro, sensore ottico della frequenza cardiaca, barometro e termometro) che presiedono al controllo di tutte le attività, sportive e di salute. Per finire con la descrizione, il cinturino della versione in prova è in gomma nera, molto leggero e, almeno nelle prime ore di utilizzo, non provoca sudore del polso. L’attacco è quello universale da 22 mm, quindi non sarà difficile trovare quello che più si addice all’utente fra le centinaia di offerte degli store on line.
Il sistema operativo che muove il Huawei Watch GT 3 Pro è, HarmonyOS che, nella lunga (fin troppo) fase di configurazione si è aggiornato ben quattro volte, arrivando alla versione 2.1.0.417. I vari update, oltre all’immancabile fix di bug e risoluzione di problemi, hanno aggiunto tutta una serie di nuove funzioni, soprattutto relative agli allenamenti sportivi.
Le funzioni dello smartwatch sono quelle classiche di questo tipo di dispositivi, con una sezione dedicata alla salute che, adesso, include una funzione che non era presente al momento della commercializzazione nel nostro paese: l’analisi dell’elettrocardiogramma.
Ovvio che non bisogna pretendere informazioni sicure al 100% ma, come in altri smartwatch, le indicazioni possono essere una prima, elementare, forma di controllo del proprio cuore. A questo test si aggiungono i classici controlli della frequenza cardiaca, della misurazione della temperatura cutanea, del livello di ossigeno nel sangue, dell’analisi del sonno e del livello generale di stress.
L’attività sportiva prevede l’analisi di oltre cento attività sportive anche se, a malincuore, devo constatare l’assenza di qualunque sport che preveda l’utilizzo di una racchetta, compreso il mio amato padel. In compenso, il Huawei Watch GT 3 Pro, grazia alla resistenza all’acqua fino a 5 ATM e 30 metri di profondità, può essere utilizzato in piscina. Per ottenere risultati ancora più veritieri, è possibile inserire manualmente la lunghezza della vasca nella quale si sta nuotando. Oltretutto, pur non essendo certificato come orologio subacqueo vero e proprio, offre la possibilità di analizzare i dati sull’immersione in tempo reale (incluse velocità, profondità e durata) oltre ad essere dotato di affidabili impostazioni di sicurezza, come i promemoria automatici se si scende troppo in profondità o per troppo tempo.
La batteria del Huawei Watch GT 3 Pro ha una velocità di ricarica maggiore del 30% e permette di caricarlo del 25% in 10 minuti o del 100% in soli 85 minuti grazie alla basetta magnetica di dimensioni adeguate e di un cavo, per fortuna, dalla lunghezza che non costringe ad acrobazie strane per collegare lo smartwatch, compresa nella confezione.
L’autonomia, con un utilizzo che Huawei definisce “parsimonioso” può arrivare a due settimane e ridursi ad otto giorni con un utilizzo “intenso”. Sarà mia cura, nei prossimi giorni, verificare quanto corrisponderanno al vero questi dati con il mio utilizzo tipico, che prevede tutte le notifiche attive, l’Always-on-Display e lo spegnimento intorno alle 19, con riaccensione alle 6 del mattino. Il Huawei Watch GT 3 Pro, grazie al microfono ed all’altoparlante permette di gestire le chiamate vocali senza dover usare lo smartphone. Per quanto riguarda le notifiche, con gli ultimi aggiornamenti sono supportate alcune brevi risposte pre impostate (inoltre se ne può creare una personalizzata) ed alcune emoji.
La personalizzazione è garantita da centinaia di watchfaces diverse, talmente tante che diventa persino difficile scegliere quella che piace di più. È presente, inoltre, un Harmony Store, che offre la possibilità di scaricare applicazioni di terze parti, fra le quali spiccano diversi navigatori, con indicazioni vocali step by step. Al momento dell’arrivo nel nostro paese, la versione come quella che ho in prova costava 369€. Al momento, sul sito ufficiale lo si può acquistare a 299,99€, mentre il miglior prezzo on-line che ho trovato è questo, a 233€, ai quali bisognerà aggiungere fino ad un massimo di 25€ di spese a seconda della modalità di spedizione scelta.
Nei prossimi giorni il Huawei Watch GT 3 Pro sarà ospite fisso del mio polso destro, e si confronterà con uno dei suoi rivali principali, il Samsung Galaxy Watch 4 Classic che risiede, invece, sul mio polso sinistro; vedremo come se la caverà.
Stay Tuned!