HONOR Band 5 alla prova di The Geekerz
Non mi capita spesso anzi, quasi mai, di provare prodotti di questo tipo e sono il primo ad essere molto curioso nei confronti di questa HONOR Band 5, prodotto in diretta concorrenza con Xiaomi Mi Smart Band 4.
HONOR Band 5, lo sport a portata di polso.
Curiosità, quindi… Eco quale è stata la prima sensazione non appena ho aperto la confezione con la quale ho ricevuto HONOR Band 5. Ne ho scritto, tra l’altro, solo qualche settimana fa per informare dell’ultimo aggiornamento che il wearable cinese ha ricevuto (e che ho scaricato ed installato non appena collegata al mio Huawei P30 Pro), che ha portato in dote nuove ed interessanti funzioni come quella della misurazione della SpO2 (livello di ossigeno nel sangue). La scheda tecnica di HONOR Band 5 così recita:
- Schermo AMOLED touchscreen Full Colour da 0,95 pollici
- Monitoraggio continuo del battito cardiaco
- Resistenza all’immersione fino a 50 metri
- Watchface intercambiabili
- Due versioni: con e senza NFC
- Sincronizzazione notifiche e altre funzioni smart (scatto foto da remoto)
- Autonomia dichiarata: 14 giorni con tutte le funzioni attive
- 8 Watch faces
- Misurazione SpO2
- Funzione TruSleep per il monitoraggio del sonno
- Multi Sport Monitoring
- Batteria con durata fino a 14 giorni
HONOR Band 5 si presenta come un dispositivo molto comodo da indossare e, a seconda dalla “face” della home anche elegante. Purtroppo, nonostante (o forse proprio per questo) il display AMOLED, la visibilità non è il massimo ma, a onor del vero, credo che la colpa sia anche del mio fisiologico calo della vista (mannaggia all’età!). Dopo il collegamento al telefono HONOR Band 5 ha cominciato ad analizzare i miei comportamenti e sono molto curioso di vedere come tratterà la mia insonnia cronica, grazie alla funzione della monitorizzazione del sonno ed individuazione di sei diversi problemi legati al sonno. Non manca la certificazione di resistenza fino a 50 metri di profondità, feature che lo rende il compagno ideale dei frequentatori delle piscine.
Al primo impatto ho trovato un po’ scomoda la basetta di ricarica; il suo sistema di aggancio, infatti, non sempre permette di azzeccare la posizione giusta. Un’altra situazione quanto meno curiosa è quella legata all’accensione/spegnimento della HONOR Band 5. Spegnere il dispositivo vuol dire passare attraverso tre menù diversi. L’accensione, cosa ancora più strana, avviene solo “incastrando” la band sulla basetta di ricarica. Forse sarebbe stato decisamente più comodo di dotare il tasto touch che riporta alla home di una doppia funzione: tenuto premuto avrebbe potuto attivare direttamente il munù di accensione e spegnimento. Mah…
Da ieri HONOR Band 5 è ancorata al mio polso attraverso il suo cinturino in plastica che, così a prima vista, non sembra particolarmente robusto, ma non voglio parlarne male in anticipo. Vedremo nei prossimi giorni come si comporterà.
Stay Tuned!