Honor 9 Lite, la recensione di The Geekerz
Ed anche per Honor 9 Lite, prodotto mid-level che si aggiunge alla moltitudine di modelli simili Huawei/Honor, è arrivato il momento della recensione. Come si sarà comportato? Scopriamolo insieme.
Honor 9 Lite, la scheda tecnica
Come più volte ripetuto negli articoli che lo hanno riguardato, Honor 9 Lite presenta una dotazione tecnica che, a parte la doppia fotocamera anteriore, è identica a quella di Huawei P smart.
- Processore Kirin 659 16nm Octa core, 2.36GHz*4+1.7GHz*4
- Display 5.65″ FHD 2160 x 1080 pixel 18:9
- 3 GB di RAM
- 32 GB di memoria espandibile con MicroSD (rinunciando ad una SIM)
- Dual Sim
- Doppia fotocamera posteriore 13+2 Mpx
- Doppia fotocamera anteriore 13+2 Mpx
- Batteria da 3000 mAh
- Android Oreo 8.0
- EMUI 8.0
- Wi-Fi 802.11 b/g/n
- 4G LTE
- Sensore impronte digitali configurabile
- Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità, Sensore di gravità
- Dimensioni 151 x 71.9 x 7.6 mm
- Peso 149 grammi
La confezione
Niente di nuovo per quanto riguarda il box di vendita di Honor 9 Lite. Dentro la scatola, dal classico colore azzurro, troviamo il caricatore da parete (non supporta la ricarica veloce), il cavo USB/MicroUSB ed il pin per il cassetto porta SIM/MicroSD. Contrariamente al “cugino” Huawei, con una scelta tipicamente Honor, non sono presenti gli auricolari.
Materili, costruzione, ergonomia
Diciamocelo subito: Honor 9 Lite è bello, decisamente più bello della media degli altri smartphone della stessa categoria, anche in questo colore grigio molto particolare. Pur non aggiungendo nulla di particolarmente nuovo al classico design Honor, la scelta del vetro per la costruzione della scocca ha donato ad Honor 9 Lite un’inaspettata eleganza. Inoltre, stranamente per un dispositivo totalmente in vetro, l’ergonomia risulta migliore dei suoi “compari” in alluminio, oltre che meno “freddo” al tatto. Grazie al frame in plastica, anche se c’è voluto un po’ per riconoscerlo come tale, vista la difficoltà a differenziarlo dall’alluminio, il telefono non scivola mai dalle mani, rendendolo il primo Honor a poter essere usato senza l’utilizzo della cover. Ovvio che in caso di cadute… Gli accoppiamenti sono praticamente perfetti ed il vetro del display, molto ben trattato contro le impronte, presenta la classica curvatura 2,5D, ulteriore contributo alla maneggevolezza ed all’ergonomia. Classica la disposizione della doppia fotocamera posteriore che, come su altri modelli della famiglia Huawei/Honor, risulta leggermente sporgente dal piano della cover. Anche il sensore delle impronte digitali è dove siamo abituati a trovarlo, proprio al centro della backcover.
Hardware
Praticamente il fratello gemello di Huawei P smart dal quale, come detto, si differenzia solo per la presenza di una doppia fotocamera anteriore. Kirin 659, 3GB di RAM, 32GB di memoria espandibile con MicroSD (inutile ripetere cosa penso a proposito di questa scelta) e la solita parata di sensori. Il sensore delle impronte digitali, grazie a diverse opzioni di configurazione, offre le opzioni d’uso tipiche dei terminali della casa cinese.
Software
Anche in questo caso nessuna sorpresa: Android 8.0.0 ed interfaccia EMUI 8.0. Nei giorni scorsi è stato rilasciato un aggiornamento che, così come annunciato da Honor, abilita il riconoscimento facciale per lo sblocco del terminale, oltre ad aggiornare le patch di sicurezza a quelle di Febbraio 2018. L’esemplare in mio possesso, almeno fino ad oggi, pur avendo ricevuto le patch, non mostra traccia del famoso “face unlock”. L’interfaccia proprietaria offre una buona possibilità di personalizzazione grazie alla completa sezione dei temi, oltre alle piccole comodità che abbiamo imparato a conoscere negli anni: una per tutte l’attivazione del display con il doppio tocco.
Comparto fotografico
Prova completa delle fotocamere e test video QUI.
Prestazioni, autonomia e multimedialità
Eccoci arrivati alle dolenti note! In fondo, visto l’HW gemello, non mi aspettavo risultati molto differenti da quelli ottenuti da Huawei P smart e difatti ci troviamo di fronte agli stessi problemi. Nulla di particolarmente grave, ma una serie di piccoli lag, reazioni un po’ troppo lente del display al tocco, tempi eccessivamente lunghi di risveglio da lunghi periodi di stand-by. Inoltre i 3 GB di RAM tendono a saturarsi velocemente e la gestione del multitasking con tante applicazioni aperte ne risente più del lecito. Se Honor volesse intervenire, sono convinto che un aggiornamento SW mirato risolverebbe tutti i problemi. Il display da 5,65 pollici è un classico LCD IPS con risoluzione FullHD e aspect ratio 18:9. Il comportamento è quello tipico di questa tipologia di schermo, con neri che tendono al grigio all’aumentare dell’angolo di visione ed illuminazione non eccezionale. In ogni caso nessun problema di leggibilità sotto la luce diretta. Buona la riproduzione di video e giochi (qualche rallentamento di troppo con Asphalt Nitro). Nessun problema con la navigazione web, pur con qualche difficoltà di troppo nel caricare pagine “pesanti”. L’audio dell’altoparlante mono è appena sufficiente, mentre l’ascolto in cuffia, specie se di buona qualità, risulta ben bilanciato nelle tre gamme fondamentali; volume un po’ troppo basso, almeno per i miei gusti. La batteria da 3000 mAh permette di arrivare a sera con un 20-25% di carica residua se non si è esagerato con l’utilizzo.
Connettività e comparto telefonico
Peccato per la porta MicroUSB, standard che, ormai, sta sparendo anche in questa categoria di prodotti. Per il resto dotazione sufficiente: Wi-Fi monoband, Bluetooth 4.2, jack da 3,5mm e supporto al 4G LTE (anche se solo di categoria 5). Presenti radio FM, GPS e NFC. Nessun problema particolare per quanto riguarda la ricezione, che si mantiene di buon livello anche in ambienti “difficili”.
Considerazioni finali
E siamo arrivati alla fine. Honor 9 Lite passa la recensione con qualche affanno ma, tutto sommato, resta un buon dispositivo per tutti coloro che vogliono uno smartphone facile, con un buon display ed una fotocamera pronta per tutti gli usi più comuni. Il prezzo on-line è, ormai, sceso sotto i 200€ e per questa cifra è difficile trovare concorrenti in grado di fare meglio al di fuori della famiglia Honor/Huawei.