Acquistare Essential Phone? Meglio lasciar perdere!
Essential Phone è un dispositivo che, fin dal momento dei primi rumors, ha scatenato la mia famosa scimmia: sarà mio, ho subito pensato. Invece… Mi sbagliavo, o come mi sbagliavo.
Lo vendono solo negli States? Nessun problema. Chi mi conosce sa perfettamente che i miei legami con gli Stati Uniti rendono molto facile recuperare dispositivi che, per un motivo od un altro, non raggiungono le nostre latitudini. Purtroppo questa volta ho dovuto sbattere il muso contro una triste realtà che, conoscendo l’ossessione per la “customer care satisfaction” degli americani, mi ha lasciato totalmente spiazzato.
Vuoi Essential Phone? No, a te non te lo do!
Questa “brutta” vicenda comincia intorno alla metà di Agosto, nel momento in cui diventa possibile prenotare Essential Phone sul sito della casa. Come vedete dall’immagine, non appena si sono aperte le “danze” ho provveduto all’ordine (ci potrà mai fermare un oceano di mezzo? Giammai!). L’offerta prevedeva anche il bundle con la camera 360°, scontata a 50$ invece dei 199$ originari. E’ fatta, mi dico e già pregustavo il momento in cui sarei stato uno dei primi, almeno in Italia, a mettere le mani sul dispositivo. Lo so, lo so… La superbia è uno dei sette peccati capitali, ma Essential Phone valeva bene qualche “Ave Maria” di pentimento!
Mai sfidare gli strali del Paradiso “Chi è causa del suo mal… Pianga se stesso…”, ricordate?
Dopo qualche giorno ricevo da Essential la mail che mi comunica di poter procedere al checkout; giusto ricordare che, proprio perchè Essential Phone non è previsto per il nostro mercato, indicai come indirizzo di spedizione e fatturazione il mio domicilio a San Diego. In questo modo non ci saranno problemi, mi dissi (ancora la superbia! Credo mi dovrete considerare un grande peccatore). Non potete, anzi potete eccome se siete “scimmiati” come me, immaginare l’eccitazione al momento della compilazione del form definitivo. Già vedevo la confezione in viaggio per San Diego e da li, dopo qualche giorno, in volo verso casa mia. WOW e doppio WOW! Riempite tutte le parti, avanzando nelle pagine, arrivo a quella per immettere il metodo di pagamento. Inserisco i dati della prima delle due mie carte americane ed il risultato mi mozza il fiato in gola. In rosso “infernale” appare la scritta “card was declined“. Che strano, mi dico… Vabbè, nessun problema: userò l’altra carta, dico fra me e me. Indovinate un po’? Bravi! Stessa, identica, maledetta scritta rossa.
Mi viene il dubbio che il motivo possa essere l’indirizzo IP italiano, anche se non ne vedo il motivo, così chiedo alla mia figlioccia americana di eseguire l’ordine direttamente da San Diego: ci arrivate da soli alla “maledetta” risposta, vero? “Card was declined“! Nel frattempo avevo provato con una prenotazione nuova, conclusasi esattamente come le altre. “Di cosa mi preoccupo” mi dico, fiducioso nella famosa “customer care satisfaction”; così scrivo una mail alla sezione “contatti” del sito di Essential e pubblico un paio di Tweet sulla situazione del “mio” Essential Phone. Da quel momento, parafrasando un famoso film con Russel Crow, ho “scatenato l’inferno”. La prima ovvia (e scontata) risposta è di contattare gli istituti che hanno rilasciato le carte di credito perchè il problema è loro: ovviamente tutto era perfettamente a posto. Visti i vari tentativi di acquisto, però, ricevo un’altra mail (arrivata al mio indirizzo per sbaglio) di tale Samuel Urfer, non meglio precisato impiegato di Essential che, alla fine di una serie incredibile di nefandezze, mi accusa di essere il possibile autore di un tentativo di frode. Potete immaginare la mia reazione (sia benedetta la lontananza, che mi ha evitato condotte manesche); immediatamente rispondo, pretendendo scuse immediate e, soprattutto, che qualcuno mi dia la soluzione agli incredibili problemi legati al tentativo di acquisto. Nel frattempo, con mio grande rammarico, i primi esemplari di Essential Phone raggiungono anche i principali siti italiani. Dopo due giorni dalla mail incriminata, ricevo una nuova comunicazione, addirittura dal responsabile del Customer Care di Essential: Mr. Chuck Haycox. Si prodiga in mille scuse, dicendo che il suo collaboratore Samuel Urfer non voleva assolutamente accusare me e la mia componente famigliare americana di frode, che non si aspettavano così tante richieste, che erano in ritardo con le consegne, che bla-bla-bla-bla! Il risultato è che, comunque, Essential Phone continua a restare una chimera, almeno per me, nonostante nel frattempo avessi provveduto a qualificarmi come blogger di The Geekerz, sperando che questo potesse facilitare le cose.
Passano i giorni, passano le settimane e, nonostante le mail di rassicurazione da parte di Essential, non cambia nulla: non posso pagare Essential Phone in nessun modo e con nessuna carta di credito conosciuta al di qua ed al di la dell’Oceano Atlantico. Mi rassegno a vederlo nelle mani degli amici/colleghi dei siti italiani che sono riusciti ad averne uno, conscio che contro il cielo e gli strali divini non c’è nulla da fare (ricordate la famosa “superbia”) quando, improvvisamente, l’ennesima mail di Mr. Chuck Haycox mi suggerisce di acquistare Essential Phone su Amazon.com perchè per loro è impossibile soddisfare la mia richiesta (????). Pensate che, ad un certo punto, mi chiedono spiegazioni di un paio di Tweet intercorsi fra me e l’amico Luca Viscardi sull’argomento. Chissà di cosa avevano paura.
Essential Phone su Amazon? Nooooooooooooooooo!
Il 30 Settembre, rinfrancato dalla notizia, procedo con l’esecuzione dell’ordine e, viste le traversie, faccio eseguire il tutto direttamente dagli Stati Uniti. Con mia somma gioia, scopro che lo spediranno (pur a fronte di 192$ di tasse) direttamente in Italia, con consegna prevista fra il 13 ed il 20 Ottobre, il tutto confermato da regolare mail di Amazon. Questa volta è fatta, mi dico. E invece no, no ed ancora no. Non devo mai dimenticare che sono un grande peccatore. Dopo decine di telefonate per capire come mai non era più possibile vedere l’ordine nella mia lista, tutte senza risposta esplicativa, ieri ricevo la mail che vedete qui sopra: credo sia inutile ogni commento.
Nel frattempo, Essential Phone, oltre ad essere reso disponibile anche in bianco (un presagio?) vede ridursi il prezzo a 499$ e, proprio per il nuovo ritardo comunicatomi da Amazon, provo nuovamente ad ordinarlo (e a farlo ordinare da San Diego) sul sito di Essential. Risultato? Nessuna remissione dei peccati: le mie (e non solo le mie) carte di credito ancora una volta sono state rifiutate (ovviamente, tutte le carte di credito utilizzate funzionano sempre perfettamente) e non è stato possibile procedere all’ordine. Vi segnalo anche una cosa molto curiosa: Essential Phone, a seconda dell’ora in cui ci si collega al sito ufficiale, passa dall’essere disponibile all’out of stock più e più volte.
Oramai sono rassegnato. Ammesso e non concesso che io riuscirò mai a mettere le mani su Essential Phone, sarà diventato un prodotto obsoleto e, sempre che la casa non fallisca prima, visti gli scarsi risultati in termini di vendita, sarà uscito Essential Phone 2.
Però ho deciso una cosa importante: domenica andrò a confessarmi! Hai visto mai…