Ciao BlackBerry e grazie di tutto
BlackBerry non è morta, ma quella annunciata in questi giorni è una di quelle svolte che lascia il segno.
BlackBerry abbandona la produzione dell’hardware, un fatto che ai più potrebbe non sembrare particolarmente significativo, ma che in realtà è un chiaro indice, non solo della solidità della società (alle prese con una crisi che va avanti ormai da anni), ma anche della fine di un’epoca.
In questi ultimi anni, sono state le grandi società che hanno dato vita all’era smartphone per come la conosciamo, a pagare il prezzo più alto: Nokia, Motorola ed ora BlackBerry (che non chiude e non vende, ma smette di produrre gli smartphone per passare ad apporre il proprio marchio a quelli prodotti da altri, inserendo al loro interno il suo software).
E’ vero che la piattaforma software di BlackBerry è una garanzia, ma dopo l’abbandono del software proprietario per passare ad Android, la qualità costruttiva dei propri terminali era indiscutibilmente un valore aggiunto notevole e rinunciarvi vuol dire perdere appeal verso la clientela.
BlackBerry è stata la prima a credere che si potesse portare in tasca l’intero ufficio, la prima a credere fortemente nelle email, la prima a lavorare alacremente per fornire software stabile e a prova di “furbetto tecnologico”.
Negli anni del boom degli smartphone, i vip, i colletti bianchi, gli imprenditori… Tutti avevano un BlackBerry.
Un occhio poco lungimirante.
Probabilmente BlackBerry ha pensato che l’avvento dell’era “uno smartphone per tutti” non avrebbe intaccato la propria posizione dominante del settore business, ma così non è stato. Gli smartphone sono diventati compagni inseparabili di vita molto in fretta e l’aumento della domanda ha fatto crescere esponenzialmente anche l’offerta, trasformando il mondo del business in una succulenta fetta di torta.
L’invasione cinese ha fatto il resto, mettendo fuori gioco BlackBerry.
Oggi di BlackBerry rimane solo il software (in realtà le sole applicazioni e poco più), anche se siamo certi che chiederà ai propri partner standard di produzione elevati per non trovarsi a dover gestire dispositivi buggati o con evidenti problemi che potrebbero dare il colpo di grazia al brand.
Ciao BlackBerry, ti auguriamo di cuore che non sia l’ultimo passo prima della chiusura definitiva.