Brava Lenovo! Così si fa.
Nelle scelte di marketing non bastano lungimiranza e indagini di mercato, a volte ci vogliono “gli attributi” e Lenovo è tra le poche case ad aver dimostrato di possederli.
Il mio pensiero oggi si è soffermato sull’imminente arrivo dei nuovi Moto Mods, i moduli dedicati ai terminali Motorola e da questo input sono andato a ripercorrere la strada intrapresa da Lenovo, dall’acquisto di Motorola in poi.
Un percorso segnato da scelte importanti, sia dal punto di vista del design (es.il tasto frontale quadrato che non a tutti piace), che da quello dell’innovazione. Lenovo ha saputo mantenere il buono che c’era nei dispositivi Motorola, partendo dal prezzo, fino ad arrivare al software mantenuto molto Android stock. Ma ha saputo anche innovare, puntando su materiali più nobili e, appunto, sui famosi Moto Mods.
Questi moduli di espansione inizialmente hanno lasciato un po’ perplessi, anche perché lo schiaffo dato da LG agli utenti che avevano creduto nel progetto G5 era ancora ben piantato nella mente di tutti. Dare, quindi, nuovamente fiducia ad un’azienda che puntava ad un progetto simile non era semplice.
Ma Lenovo non è LG (nel bene e nel male) ed il progetto prosegue, tra investimenti, idee e tanta innovazione.
L’arrivo dei nuovi Mods è un segnale forte per gli utenti, che ora sanno di poter credere nel progetto e di poter spendere in questi smartphone e nei loro accessori, essendo certi che non sono solo un fuoco di paglia.
In tutto questo mi sento di fare un plauso personale a Lenovo, per aver saputo sfruttare quello c’era alla base del Project Ara di Google, per il coraggio e per non aver illuso i propri utenti. (Speriamo di non venir smentito a breve)