ASUS Zenfone 7 Pro, la recensione @TheGeekerz
Dopo più di un mese di utilizzo continuo come dispositivo principale ecco, finalmente, la recensione di ASUS Zenfone 7 Pro.
ASUS Zenfone 7 Pro, la confezione
Nella bella e molto elegante confezione dell’ASUS Zenfone 7 Pro, oltre al cavo USB “C”, a due belle cover rigide (una trasparente ed una nera), alla manualistica ed al pin per il cassetto porta SIM, “avrebbe” dovuto trovar posto anche il caricatore da 30 Watt. Scrivo avrebbe proprio perchè nella scatola del dispositivo il caricatore non c’era, forse perso da chi ha recensito lo smartphone prima di me. Due parole ancora sulle cover; quella trasparente non mi è piaciuta molto, visto che enfatizza ancora di più le “generose” dimensioni del telefono (oltre a rigarsi molto facilmente). Molto meglio quella nera che, oltre a garantire un grip decisamente migliore dell’altra, offre anche un piccolo blocco di sicurezza della Flip Camera, molto utile quando si usa ASUS Zenfone 7 Pro in situazioni pericolose per il rischio caduta, non impossibile, dato il suo peso.
Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia
Grande, pesante ed impegnativo. Queste le prime parole che mi vengono in mente per descrivere l’ASUS Zenfone 7 Pro. Si superano abbondantemente i 200 gr (230 per la precisione) ed i 9 mm di spessore (9,2 sempre per la precisione). Difficile, infatti, trovare un dispositivo migliore di questo per descrivere il concetto di “padellone”. Poi, però, guardi quello schermo e ti rendi conto che, oltre alle cornici sottilissime, non c’è nessuna interruzione ad interromperne la superficie, ed anche le dimensioni diventano un problema secondario. Alle dimensioni ed al peso XXL contribuiscono anche le misure della batteria, la presenza del modem 5G e la caratteristica Flip Camera, piccolo capolavoro di ingegneria, dal movimento ancora migliorato. Per il resto, ASUS Zenfone 7 Pro è costruito in maniera esemplare, con ampio utilizzo di alluminio e vetro, quest’ultimo anche per la cover posteriore (Gorilla Glass 3, mentre per il display il vetro è Gorilla Glass 6). La scelta della Flip Camera, che si apre e chiude con un curioso, ma non fastidioso, sibilo “elettrico”, impedisce la certificazione per la protezione da acqua e polvere. Resta, in ogni caso, uno smartphone per mani dalle dimensioni “importanti”, per il quale i concetti di ergonomia e maneggevolezza, non sono stati la priorità in fase di progetto.
Hardware & scheda tecnica
A parte per il processore (lo Snapdragon 888 non era ancora stato presentato al momento del suo arrivo sul mercato), ASUS Zenfone 7 Pro sfoggia una scheda tecnica da autentico top di gamma che, oltre allo Snapdragon 865+, punta tutto sulle memorie molto veloci: 8 GB di RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria UFS 3.1, espandibili con MicroSD per lo storage che, giusto sottolinearlo, non obbliga a rinunciare ad una delle due SIM supportate. Ovviamente non mancano il supporto al 5G ed al Wi-Fi 6. Mancano, purtroppo, l’uscita video veicolata dalla porta USB “C” ed il jack per le cuffie. Presente, invece, l’audio stereo, che sfrutta la capsula auricolare quale secondo altoparlante. Il sensore delle impronte digitali è posizionato sul tasto di accensione, quest’ultimo programmabile per funzioni smart. Come scritto al momento della sua presentazione, trovo inconcepibile la scelta di non mostrare le notifiche sull’AOD e la presenza di un piccolissimo led sul bordo inferiore del telefono, totalmente inutile in quella posizione.
- Display: AMOLED 6,67 pollici, FullHD+, refresh-rate a 90 Hz
- Processore: Snapdragon 865+
- Scheda grafica: Adreno 650
- RAM: 8 GB LPDDR5
- Memoria: 256 GB UFS 3.1, espandibili con MicroSD
- Sicurezza: sensore impronte laterale, sblocco con riconoscimento del viso
- Fotocamere: modulo flip con tre sensori, principale da 64 Mpx, grandangolare 12 Mpx e teleobiettivo 3X 8 Mpx. Registrazione video 8K. Stessi sensori per i selfie
- Connettività: Wi-Fi a/b/g/n/ac/6, 5G, NFC, dual SIM, USB “C” 2.0, Bluetooth 5.0, GPS GLONASS
- Sistema Operativo: Android 10, Zen U.I.
- Batteria: 5000 mAh, ricarica rapida a 30 Watt, no ricarica wireless
- Dimensioni: 165,1 x 77,3 x 9,6 mm
- Peso: 230 gr
Software
Sono, per fortuna, lontani i tempi nei quali il SW ma, soprattutto, la ZenUI, interfaccia proprietaria degli Zenfone, obbligava a muoversi in mezzo a decine e decine di impostazioni ed applicazioni inutili. ASUS Zenfone 7 Pro presenta un’esperienza che è molto vicino a quella di Android 10 stock, aggiungendo solo piccole “chicche” come la modalità scura programmabile, la customizzazione della pressione sul tasto di accensione, la possibilità di duplicare le applicazioni di messaggistica, la funzione “game genie” per ottimizzare le prestazioni gaming, la protezione con PIN delle applicazioni o la possibilità di registrare quello che accade sullo schermo. Piccola annotazione curiosa: ASUS Zenfone 7 Pro offre la possibilità della registrazione delle chiamate telefoniche, opzione sparita da tutti gli altri smartphones sul mercato. In generale il sistema offre una fluidità ottima, senza nessun tentennamento neanche con tante applicazioni in background, sicuramente una delle migliori prestazioni fra i tanti dispositivi che ho recensito ultimamente. Brava ASUS!
Comparto fotografico
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Prestazioni, autonomia e multimedialità
Per valutare le prestazioni di ASUS Zenfone 7 Pro, non si può che partire dal suo incredibile display AMOLED da 6,67 pollici, risoluzione FullHD+ e refresh-rate a 90 Hz. Mi soffermo un momento su questa novità che, indubbiamente, rende ancora più fluido il comportamento dello schermo. Selezionare i 90 Hz garantisce, come detto, un’ottima esperienza di utilizzo del display, dallo scrolling molto veloce e senza lag, fino al godimento di film (presente il supporto all’HDR 10+) e, soprattutto, dei giochi. Purtroppo, con questa scelta, ne risente molto l’autonomia della batteria che, nonostante i suoi 5000 mAh di capacità, fatica ad arrivare alla fine della giornata con il mio tipico utilizzo. Per fortuna esiste una funzione “auto” (segnalata, come le altre, da un’icona sulla barra delle notifiche) che adatta il refresh-rate all’utilizzo effettivo dello smartphone, riducendo i consumi in modo apprezzabile. Posso garantire, però, che una volta apprezzato il comportamento a 90 Hz, sarà molto difficile accontentarsi dei 60 Hz standard. Proprio la batteria è stata oggetto di particolare attenzioni da parte di ASUS; sono disponibili diversi tools, dalla possibilità di programmare la ricarica lenta o veloce ed il termine della carica quando suona la sveglia (se impostata, ovviamente) o di limitare la ricarica massima all’80/90% per preservare la durata della batteria stessa. In questo modo, secondo ASUS, la durata della batteria dopo 500 cicli di ricarica, cala solo del 7% invece che del 15%. La presenza del doppio speaker rende piacevole l’audio, pur se non particolarmente potente. Inoltre, forse per le dimensioni della capsula auricolare, che funge da secondo altoparlante, la stereofonia resta un concetto abbastanza sui generis.
Connettività e comparto telefonico
Doppia SIM, connettività 5G (dove e quando presente), Wi-Fi 6, Bluetooth 5.0 e NFC rendono l’ASUS Zenfone 7 Pro uno smartphone completo e senza punti deboli. Di alto livello la tenuta del segnale telefonico e della rete dati, che non mette mai in difficoltà il dispositivo, anche in ambienti particolarmente ostici come il garage o la cantina.
ASUS Zenfone 7 Pro, considerazioni finali
ASUS Zenfone 7 Pro è, senza ombra di dubbio, uno smartphone top di gamma un po’ insolito. Il display senza interruzioni, il refresh-rate a 90 Hz e la possibilità di utilizzare tutte le fotocamere per scattarsi un selfie, lo rendono un prodotto molto appetibile a chi vuole distinguersi da dispositivi tutti troppo simili gli uni agli altri. È giusto sottolineare, però, che per alcuni ambiti (vedi la qualità generale del comparto fotografico, ad esempio), ASUS Zenfone 7 Pro si pone un gradino sotto la migliore concorrenza. A suo vantaggio, e non è poco, gioca il prezzo di listino di 799€, leggermente più contenuto dei principali rivali. Inoltre, su IDEALO, lo si trova a 649€, un prezzo eccezionale, considerando cosa vi mettete in mano… A patto che siano sufficientemente grandi, ovviamente.