ASUS ZenFone 5, test foto e video con Intelligenza Artificiale
Primi giorni di utilizzo per ASUS ZenFone 5, che si sta rivelando un dispositivo veramente performante, ed eccoci alla classica prova delle sue fotocamere: doppia posteriore e singola anteriore.
ASUS ZenFone 5, risultati d’eccellenza
Partiamo subito con la descrizione della dotazione tecnica del comparto fotografico di ASUS ZenFone 5. La prima delle due fotocamere posteriori, definita “principale” è una Sony IMX363 da 12 Mpx e apertura focale f/1.8 con pixel da 1,4 micron. Questo sensore è quello assistito dalla AIcamera, l’interpretazione ASUS dell’Intelligenza Artificiale, un must di ogni categoria di dispositivi rilasciati quest’anno. Nel caso dello ZenFone 5 l’assistenza è completamente automatica e, contrariamente, per esempio, a quanto succede su Honor 10, non è possibile attivarla manualmente. Come nei concorrenti, anche ZenFone 5 sfrutta l’A.I. per configurare al meglio le opzioni della fotocamera sulla base della comparazione fra la scena inquadrata e le informazioni contenute nella sua memoria. I risultati ottenuti da questa fotocamera sono ad un passo dalla perfezione e quello che manca è dovuto, principalmente, alla marcata tendenza a sovraesporre quando la luce naturale è molto forte. Esiste, ovviamente, una sezione “PRO” che, come da tradizione ASUS, è molto ricca di regolazioni. Occhio: se non sapete bene cosa toccare, meglio affidarsi alla più comoda modalità “automatica”. Non manca il supporto a “Google Lens”.
Molto buona anche la riproduzione dei colori, anche in interni.
Leggermente sotto la media, invece, la riproduzione dei primissimi piani.
La doppia fotocamera permette anche splendidi effetti “bokeh” (a volte fin troppo accentuati), con scatti che acquistano una “tridimensionalità” particolare a seconda di cosa abbiate scelto di mettere in primo piano.
Quando la luce cala, ASUS ZenFone 5 non si lascia intimidire e garantisce risultati degni di nota, anche e soprattutto quando si utilizza il flash, veramente potente. Sicuramente l’A.I. contribuisce decisamente all’ottenimento di tali risultati che, lo ripeto, raramente si vedono anche su smartphone di ben altra dotazione e prezzo.
La seconda fotocamera posteriore, sempre da 12 Mpx, è una grandangolare a 120°. Tale tipologia di camera è quella che abbiamo imparato a conoscere sui dispositivi LG, ma ASUS, purtroppo, deve ancora lavorare per risolvere la tendenza tipica di questa tipologia di lente, a “curvare” i bordi laterali. Buoni i risultati anche al massimo zoom 4X.
La fotocamera anteriore di ZenFone 5 è una 8 Mpx ed i selfie ottenuti possono sfruttare tutta una serie di opzioni che, però, non cancellano la tendenza alla sovraesposizione in particolari condizioni di luce. Molto buono, al di la del soggetto inquadrato, l’effetto bokeh.
Anche la registrazione video di ZenFone 5 stupisce per la fluidità e la stabilità (stabilizzatore elettronico), anche alla massima risoluzione 4K. Volendo è possibile registrare anche in modalità grandangolare ma, non ho capito bene perchè, lo ZenFone 5 applica un crop al video per cui il risultato è praticamente indistinguibile da quello ottenuto con la fotocamera principale. Non mancano “slow motion a 120 fps” e “time-lapse (con possibilità di regolare il tempo da 1 a 5 secondi)” ma, personalmente, non le trovo così indispensabili. In ogni caso, soprattutto per la funzione moviola, siamo molto lontani dai risultati di, tanto per citarne uno, Sony Xperia XZ2.
Che ne dite amici? A me i risultati ottenuti da ASUS ZenFone 5 non sono dispiaciuti affatto, e a voi? Aspetto i vostri commenti e fate attenzione alle foto. Scoprirete quale sarà il prossimo smartphone che proverò qui a The Geekerz!
Stay Tuned!