ASUS ZenFone 5, noi “notch”, noi… “notch”
Lo aspettavo fin dalla sera della sua presentazione a Barcellona, durante il MWC, ed oggi (finalmente) è fra le mie mani; ecco a voi ASUS ZenFone 5.
ASUS ZenFone 5, originalità poca, ma tanta sostanza
Diciamocelo subito, così ci togliamo il pensiero e non ne parliamo più. Si, ASUS ZenFone 5 è “spudoratamente” ispirato da iPhone X e non esiste nessuno al mondo che possa affermare il contrario. Se non altro, fra i dispositivi di un certo livello, è stato uno dei primi, nella pletora di copie più o meno evidenti del gioiellino di Apple. Tolto il sassolino dalla scarpa, passiamo a descrivere le primissime impressioni legate alla configurazione ed alla messa in funzione dello ZenFone 5. Di seguito la scheda tecnica completa:
- Display da 6,2 pollici, 19:9, FullHD+ 2246×1080
- Processore Snapdragon 636
- Scheda grafica Adreno 509 con AI Boost
- 4/64GB e 6/64GB per RAM e ROM, memoria espandibile fino a 2TB
- Doppia fotocamera posteriore da 12Mpx: f/1,8 e grandangolare 120 gradi con HDR e AI
- Fotocamera anteriore da 8 Mpx, f/2.0
- Android Oreo 8.0.0, ZenUI 5.0
- Batteria da 3300 mAh con AI charging
- Supporto alla doppia SIM
- Doppio speaker stereo, DTS 7.1 surround e HI-RES audio
- Radio FM
- ZeniMoji
Fin da subito, grazie anche alla costruzione completamene in vetro, ASUS ZenFone 5 si dimostra molto leggero ed ergonomico. Non scivola dalle mani e garantisce un’usabilità fuori dal comune per uno smartphone dal display di ben 6,2 pollici. La sapiente opera degli ingegneri di Taiwan, però, ha fatto si che le dimensioni generali siano, mm più mm meno, pari a quelle di un dispositivo da 5,5 pollici. Il display occupa il 90% della superficie frontale e non manca il famigerato notch che, come nei dispositivi della concorrenza, si può nascondere con un trucchetto SW che renderà la barra delle notifiche uniforme.
A voi la scelta della configurazione che più vi piace. Altra feature che non può mancare in un dispositivo del 2018 è l’Intelligenza Artificiale che, con poca fantasia, su ZenFone 5 si chiama ZenAI. A differenza dei concorrenti, però, l’A.I. di questo smartphone non interviene solo sulle modalità di scatto della doppia fotocamera da 12 Mpx, ma in tanti altri aspetti della gestione quotidiana: notifiche, ricarica, suonerie e prestazioni della parte HW.
La costruzione è impeccabile, non si avvertono imperfezioni e la curvatura 2,5D, come detto, facilità la maneggevolezza del dispositivo. Ovviamente non manca la versione ASUS delle “maledette” Animoji, che qui si chiamano (????) “ZeniMoji“.
Diciamo che non sarà una delle cose che utilizzerò di più in questi giorni di test ;-D
Nel periodo della configurazione, ASUS ZenFone 5 ha scaricato alcuni aggiornamenti, l’ultimo addirittura da 410 MB, che hanno installato alcuni fix, lasciando però invariata la versione di Android (Oreo 8.0.0) e portato le patch di sicurezza alla versione di Maggio 2018. Giusto sottolineare che, a differenza dei modelli precedenti, l’interfaccia proprietaria ZenUI si è notevolmente alleggerita ed anche il bloatware è radicalmente calato in numero e “peso”.
Da oggi, come sempre, cominciano i giorni dei test, per cui seguitemi nei prossimi giorni per vedere come va questo ASUS ZenFone 5.
Stay Tuned!