Amazfit GTS 2 mini, la recensione @TheGeekerz
Dopo qualche giorno di utilizzo, ecco la recensione di Amazfit GTS 2 mini, uno smartwatch “mini” solo di nome.
Amazfit GTS 2 mini, la confezione
Così semplice che di più non si poteva fare, la confezione di Amazfit GTS 2 mini. All’interno troviamo solo l’orologio, la manualistica e la basetta magnetica per la ricarica.
Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia
Amazfit GTS 2 mini non è poi così piccolo come il nome lascerebbe intendere ed è costruito molto bene, con un’eleganza ed uno stile (soprattutto con il cinturino verde del modello in mio possesso) che strizza l’occhio, a mio parere, all’utenza femminile. La cornice è di alluminio spazzolato, mentre la cassa è in plastica. Pesa poco meno di 20 grammi ed è spesso appena 9 mm, a garanzia di un’ottima vestibilità. L’unico comando fisico presente, come su quasi tutti gli Amazfit, è il tasto laterale che funge da interfaccia fisica con l’orologio. Cosa molto importante, Amazfit GTS 2 mini resiste alle immersioni fino a 5 atm, tanto da poter essere utilizzato al mare o in piscina senza problemi.
Hardware
Amazfit GTS 2 mini è dotato di GPS incorporato. Il fix dei satelliti per la determinazione della posizione è molto veloce e, ovviamente, grazie a questa funzione, non avrete necessità di portarvi dietro lo smartphone durante gli allenamenti. Potrete scaricare i dati dell’attività che avete svolto una volta tornati a casa, con tutta calma. Non ci sono informazioni in merito al processore ed alla RAM e, purtroppo, non è presente il chip NFC per i pagamenti in mobilità. Sul fondo della cassa, oltre ai due pin magnetici per il collegamento del caricatore, troviamo i sensori per la misurazione della frequenza cardiaca e per l’ossigenazione del sangue SpO2. La misurazione di questo valore, che non deve essere considerato con valenza scientifica, impiega una quindicina di secondi. Il display AMOLED da 1,55 pollici si vede molto bene, con appena qualche limitazione sotto la luce del sole. È dotato di Always-on-Display che permette di tenere sempre attiva la visualizzazione dell’ora. Purtroppo tale funzione, molto comoda, riduce di quasi il 50% la durata della batteria, forse un po’ troppo.
Software
Il SW di Amazfit GTS 2 mini non si discosta da quello degli altri dispositivi del brand, ma in questo modello abbiamo due novità. La prima è la possibilità di scegliere la watchface desiderata solo tenendo premuto il quadrante; la scelta sarà su quattro modelli già installati e ulteriori due fra quelli presenti sull’applicazione Zepp (che brutto nome, l’ho già detto in passato, vero?). La seconda è che lo swipe laterale mostrerà dei widget che, una volta premuti, faranno accedere all’applicazione relativa. Con uno swipe up-down si accede a quattro impostazioni di sistema (vedi foto) che, una volta cliccate, permettono di regolare le principali funzioni dello smartwatch. Una di queste è “non disturbare”, la quale può essere programmata a piacere dall’utente. Con lo swipe down-up si accede all’area delle notifiche che, almeno per le più conosciute come WhatsApp, permette anche la visualizzazione degli emoticon. Scordatevi, però, ogni possibilità di risposta direttamente dall’orologio. Il tasto laterale, oltre a poterne programmare l’azione alla pressione prolungata, permette l’accesso a tutti i programmi di allenamento, ben 70. La personalizzazione è molto ampia, fino a permettere di modificare i quadranti relativi alle attività stesse. Abbastanza precisa la misurazione dei dati relativi agli allenamenti; solo il GPS non è molto veritiero. Ho riscontrato una differenza di un paio di centinaia di metri comparandolo con il mio HONOR Magic Watch 2, smartwatch decisamente più completo. Anche il computo dei passi, sempre per la questione GPS, risulta differente, a volte anche di 500 passi. Presente la funzione PAI, Personal Activity Intelligence, un vero e proprio indicatore dello stato fisico dell’utente che fornisce il riassunto settimanale delle attività. Non mancano il misuratore del livello di stress, il monitoraggio del sonno (non molto preciso) e le già citate misurazioni di FC e SpO2. C’è anche la possibilità di impartire comandi vocali con Alexa ma, non avendo dispositivi compatibili, non ho avuto la possibilità di provarli.
L’applicazione Zepp per smartphone Android e iPhone, al di là del brutto nome, si rivela molto completa. Permette di gestire ogni aspetto dell’Amazfit GTS 2 mini, dalle notifiche ai quadranti, dagli aggiornamenti alla gestione delle attività. In questi iniziali giorni di prova, è già arrivato il primo aggiornamento.
Autonomia
La batteria dell’Amazfit GTS 2 mini ha una capacità di 220 mAh che permette, senza grossi problemi, di arrivare a 10 giorni di autonomia. Centellinando prestazioni e connessioni, si possono raggiungere anche i 12 giorni. L’utilizzo dell’Always-on-Display, come detto in precedenza, risulta decisamente impattante sulla durata della batteria tanto che, quando non se programma lo spegnimento dell’orologio durante la notte, non supera i 5-6 giorni di autonomia.
Amazfit GTS 2 mini, considerazioni finali
Non che avessi dubbi in proposito, ma Amazfit GTS 2 mini si è rivelato un ottimo compagno di viaggio. Certo, non bisogna pretendere prestazioni da smartwatch di alta gamma, non è progettato per questo, prova ne sia l’impossibilità di rispondere alle notifiche, ma nell’ambito della sua categoria si rivela uno dei migliori. Particolare non da trascurare, grazie al suo design molto elegante, oltre che adatto anche all’utenza femminile: può essere utilizzato anche come un classico orologio. Il prezzo di listino è di 90€ (89,90 per la precisione) ma le offerte on-line come QUESTA di bpm-power.com, permettono di risparmiare 20€ tondi tondi. Cosa aspettate ad ordinarlo?