Honor 6X la recensione di The Geekerz
Con qualche giorno di anticipo rispetto al solito (lunedì partirò per gli Stati Uniti ed ho dovuto accelerare i tempi), siamo pronti alla recensione di Honor 6X, il mid-level del brand cinese che si dà arie da grande.
Honor 6X, la confezione
La confezione di vendita di Honor 6X è un classico della produzione del brand. Dal caratteristico colore azzurro, anche in questo caso nessuno spazio alla fantasia; all’interno troviamo, oltre al dispositivo ovviamente, il caricatore rapido (5V 2Ah), gli auricolari (identici a quelli in dotazione agli altri modelli Honor), il cavo USB-MicroUSB e la manualistica d’uso.
Honor 6X, materiali & costruzione
Alluminio a volontà per Honor 6X. L’intero chassis, esclusa la zona delle due antenne in plastica, infatti, è unybody in metallo che presenta una disposizione dei comandi molto classica: bilanciere volume e tasto accensione/stand-by sul lato destro e carrello porta SIM (doppia)/MicroSD sulla parte sinistra. Il frontale è caratterizzato dal display da 5,5 pollici IPS dai lati arrotondati (2,5 D) e dal buon trattamento oleofobico. Il retro presenta il telaietto in rilievo della doppia fotocamera, il sensore delle impronte digitali (molto veloce ma un po’ scomodo) ed il flash LED. L’altoparlante (appena sufficiente il volume) è posto sul bordo inferiore di Honor 6X. La scelta dell’alluminio, molto elegante, rende il dispositivo un po’ troppo scivoloso e poco stabile in mano. Honor 6X è sicuramente un bel terminale ma decisamente anonimo, destinato a confondersi in mezzo alla concorrenza. 150.9 x 76.2 x 8.2 mm e 162 g di peso le misure principali.
Honor 6X, Hardware
Honor 6X è equipaggiato con il processore octa-core Kirin 655 da 1,9 GHz, versione evoluta del 650 che “muove” il cugino Huawei P8 Lite. Ci sono 3 GB di RAM, 32 GB di memoria, espandibile con MicroSD (a spese, però, di una delle due sim) fino a 128 GB e la scheda video Mali-T830MP2. Proprio in questi giorni è stata annunciata la disponibilità della versione con 4 GB di RAM/64 GB di storage ad un prezzo molto interessante. La batteria da 3340 mAh garantisce un’autonomia che, se si utilizza la modalità di risparmio energia, arriva quasi a due giorni pieni. Il display da 5,5 pollici e 401 ppi con risoluzione FullHD 1920 x 1080, si legge bene anche sotto la luce diretta ma presenta colori (dei quali si può regolare la temperatura) un po’ smorti e che tendono ad “ingrigirsi” agli angoli più elevati di visione. Molto veloce il sensore delle impronte digitali al quale, come consuetudine di Honor, possono essere aggiunte una serie di gestures. L’importante dotazione HW non riesce a mascherare qualche piccolo lag che, in ogni caso, non inficia il normale funzionamento di Honor 6X.
Honor 6X, software
Con una scelta alquanto discutibile, Honor 6X è arrivato sul mercato con Android Marshmallow. L’aggiornamento a Nougat, peraltro già disponibile per altri modelli Honor/Huawei, è stato promesso entro la fine di questo mese: vedremo se sarà veramente così. La UI è la classica EMUI (EmotionUI) nella “vecchia” versione 4.1; molte le personalizzazioni possibili e poche, per fortuna, le applicazioni pre installate. Non presente il drawer delle applicazioni che, di conseguenza, saranno tutte disponibili sulle pagine home.
Honor 6X, fotocamera
QUI l’articolo dedicato ai test specifici.
Honor 6X, connettività e ricezione
Honor 6X supporta la doppia nano-sim (rinunciando all’espansione di memoria) ma, con una scelta incomprensibile, che avevo già criticato su Honor 8, la seconda scheda scelta può navigare solo in 2G vanificando, di fatto, il vantaggio di poter gestire due diverse utenze. Sono disponibili suonerie separate per le due SIM e la ricezione non presenta problemi di sorta. Vivavoce (assolutamente insufficiente), WI-Fi solo monoband, NFC, Bluetooth 4.1 A2DP/LE e A/GPS GLONASS completano la dotazione.
Honor 6X, multimedia
Nessuna difficoltà nella gestione dei giochi; ci vogliono una ventina di secondi per aprire “Real Racing” che poi scorre fluido e senza lag grazie all’ottimo lavoro della GPU. La riproduzione audio con l’altoparlante di sistema è appena sufficiente (volume troppo basso) ma, ovviamente, migliora notevolmente con gli auricolari (identici a quelli di Mr. Cupertino) che si collegano con il classico jack da 3,5 mm. Presente la radio FM (una rarità, ormai) ed un ottimo player video.
Honor 6X, conclusioni
Honor 6X supera agevolmente la nostra prova, pur con qualche micro-lag che non mi sarei aspettato. La versione in prova si trova on line all’ottimo prezzo di 215 €, una spesa che permette di entrare in possesso di un dispositivo elegante, anche se un po’ anonimo, e moto ben performante. Il rischio è che possa “cannibalizzare” Huawei P8 Lite 2017, l’altro best-buy del brand, soprattutto se il prezzo dovesse scendere ancora di qualche decina di Euro.
PROMOSSO!