Redmi Note 12 Pro+, test fotocamere @TheGeekerz
Dato il periodo, decisamente impegnativo, la tabella di marcia ne ha risentito un po’, ma ecco, pronta da gustare, la prova delle fotocamere del Redmi Note 12 Pro+ qui @TheGeekerz.
Redmi Note 12 Pro+, 200 Mpx ma…
Non lasciatevi spaventare da quei puntini di sospensione. Le fotocamere del Redmi Note 12 Pro+ anzi, “la fotocamera” da 200 Mpx con stabilizzazione ottica (una delle poche differenze con il modello Pro) è”tanta roba” come dicono i ragazzi di oggi ma… Ecco, appunto, quel “ma” spiega esattamente cosa voglio dire. Partiamo dall’inizio; avere un simile sensore, un Samsung HPX per la precisione, lascerebbe pensare che ogni scatto sia un “WOW” continuo. Vedremo, invece, come, soprattutto a livello SW, nonostante lo smartphone sia sul mercato da quasi dieci mesi, ci sia ancora tanto da fare. Anzi, forse sarebbe meglio dire ci sarebbe, visto che l’imminente arrivo del suo successore lascia presupporre che calerà l’impegno nei confronti del Redmi Note 12 Pro+, specialmente a livello di aggiornamenti.
Di default, la fotocamera principale scatta a 12,5 Mpx e le immagini ottenute sono ricche di dettaglio e con una gestione dei colori e della saturazione molto buona. Sfruttando anche l’Intelligenza Artificiale per il riconoscimento delle scene, i colori diventano ancora più vividi, soprattutto quando si fotografano paesaggi e cielo.
Quando si passa a risoluzioni più elevate, il discorso comincia a farsi un pochino più confuso. Come potete vedere dagli screenshots qui sotto, è possibile scegliere fra 50 e 200 Mpx nell’opzione che si attiva dalla sezione “altro” dell’applicazione fotocamera e che si chiama “Ultra HD”.
In questa modalità si perdono alcune opzioni, prima fra tutte quella dello zoom ma si tratta di una situazione comune anche a tanti concorrenti. Quello che colpisce in maniera negativa è il risultato ottenuto. Intendiamoci, sono scatti bellissimi e ricchi di dettaglio ma sfido chiunque a trovare le differenze che ci aspetteremmo di vedere passando da 50 a 200 Mpx.
Come potete vedere si tratta di bellissime foto, ma senza quel qualcosa in più che dovrebbe colpire come ci aspetteremmo da uno scatto a 200 Mpx. Di fatto, non potendo certo discutere la qualità del sensore Samsung, evidentemente c’è qualcosa che non quadra a livello di SW di gestione. Si può notare un leggero calo della gamma dinamica, i colori che tendono a diventare uniformi tra loro, quasi slavati e la grana dell’immagine è decisamente “spessa” se mi passate il termine, quasi al limite del rumore digitale.
Per confronto, ecco altre due foto a 12,5 Mpx, con utilizzo dello zoom.
Tralasciando il discorso ultra grandangolare, per cui 8 Mpx sono davvero pochi per sperare di ottenere scatti davvero degni di questa modalità, vorrei soffermarmi sul sensore macro da 2 Mpx. Intendiamoci, non ci fosse nessuno si strapperebbe i capelli ma, per una volta, voglio spezzare una lancia a favore di questa tanto bistrattata lente. Sarà che ho trovato la combinazione giusta fra soggetto e luce, ma il risultato mi è piaciuto tantissimo.
Come altri dispositivi della galassia Xiaomi, anche questo Redmi Note 12 Pro+ attiva automaticamente la modalità “notte” non appena le condizioni di luce peggiorano. Il risultato, rispetto a quando si avvia l’opzione manualmente non cambia granché, offrendo risultati nella media.
Lo stesso si può dire della fotocamera frontale da 16 Mpx che, al di là del discutibile soggetto inquadrato, offre risultati buoni, sia in modalità normale che bokeh.
Passando al discorso video, con registrazione in 4K @30fps, si apprezza la possibilità di passare dalla lente principale a quella grandangolare e viceversa senza dover interrompere la registrazione. Si fa fatica a percepire l’intervento della stabilizzazione ottica, sempre attiva, soprattutto in video particolarmente movimentati, dove sembra quasi che sia assente. In ogni caso, i video ottenuti sono di buona qualità pur senza far gridare al miracolo.
Ed eccoci arrivati al momento della risposta al quesito che formulo in apertura di video: 200 Mpx riescono a fare la differenza fra il Redmi Note 12 Pro+ ed i suoi concorrenti? La risposta, anche a dieci mesi dall’uscita, purtroppo, è no. Non tanto per il sensore in se, ma per la scarsa cura che Xiaomi ha riservato all’ottimizzazione HW/SW, anche a distanza di così tanti mesi. Peccato, perchè pur rimanendo un comparto fotografico di qualità, era lecito aspettarsi tanto di più.
VOTO: 7