Xiaomi 12T Pro, test foto & video @TheGeekerz
Eccoci arrivati al momento di mettere alla prova il comparto fotografico dello Xiaomi 12T Pro e del suo incredibile sensore da 200 Mpx.
Xiaomi 12T Pro, 200 Mpx da migliorare
Lo Xiaomi 12T Pro è stato uno dei primi, non il primo in assoluto, battuto sul tempo dal Motorola Edge 30 Ultra, a montare questo nuovo sensore fotografico principale da 200 Mpx. Si tratta, nello specifico, del Samsung HP1, stabilizzato otticamente e che, anche se solo nella modalità “Pro”, permette di scattare foto anche nel formato Raw. L’apertura focale è di ƒ/1.7, a dimostrazione che i brand possono personalizzare alcuni aspetti del sensore Samsung, visto che su altri smartphone il valore è diverso. Il resto del comparto fotografico vede una lente da 8 Mpx ultra grandangolare e la solita, ed inutile, macro a 2 Mpx. Per il prezzo di acquisto di questo Xiaomi 12T Pro, forse era lecito aspettarsi qualcosa di più, non credete? La fotocamera frontale è una 20 Mpx che, pur regalando ottimi scatti, soffre un po’ gli ambienti molto illuminati. Nelle condizioni in cui l’ho provato io, in ogni caso, si è comportato egregiamente, anche in modalità ritratto.
Per poter scattare foto a 200 Mpx è necessario, dalla barra delle opzioni della fotocamera, spostarsi su “altro”, attivare la modalità “Ultra HD” e potremo poi scegliere se scattare a 50 o 200 Mpx.
È bene tenere a mente che le foto scattate a 200 Mpx occupano tantissimo spazio, fino a 25 MB e oltre in certi casi, quindi, secondo me, vanno limitate a qualche occasione veramente particolare. Devo essere onesto, non ci sono differenze sostanziali nelle foto a 50 e 200 Mpx, fatto salvo il peso di cui accennavo e che contribuirà a diminuire lo spazio nella memoria in breve tempo. In determinate situazioni, e ci mancherebbe altro non fosse così, i dettagli sono decisamente migliori ma, a meno che non si sia maniaci perfezionisti della fotografia (ma allora dubito si utilizzi uno smartphone per gli scatti), alla fine si sceglierà sempre l’opzione più veloce. In ogni caso, di seguito alcuni esempi, anche con la lente grandangolare, dai risultati appena sufficienti, visti i soli 8 Mpx.
Per darvi un’idea delle differenze, sempre ammesso che si riescano a notare, questi sono scatti in modalità “Ultra HD” a 50 Mpx, a 1X e 2X. Paesaggio decisamente diverso, ma spero mi perdonerete.
Queste, invece, le stesse acquisizioni a 200 Mpx, che, di fatto, raddoppiano il peso, essendo intorno ai 50 MB ognuna.
Al di là delle impercettibili differenze, devo dire che mi aspettavo qualcosa di meglio. Certo, le inquadrature e la luce naturale non sono il massimo, ma credevo che con 200 Mpx si notasse meglio la differenza. Probabilmente c’è ancora qualche aspetto da migliorare e sarà compito di Xiaomi provvedere con il rilascio di qualche aggiornamento adatto allo scopo. Approfittando della mia partita a padel di questa mattina, ecco una foto scattata a 200 Mpx dove si può apprezzare la resa con dei colori molto accesi come quelli del campo di gioco. Da notare che la foto originale “pesa” ben 73 MB.
Molto buona la resa in modalità “notte” ma, in tutta onestà, questo non è mai stato un problema per gli Xiaomi di un certo livello. Nonostante la foschia, la combinazione HW/SW ha restituito immagini molto chiare anche se, viste le condizioni, il rumore digitale e ben percepibile.
Come sempre i chiude con i video che sono stati registrati in 4K @60fps. La resa è buona anche se non eccezionale e la stabilizzazione aiuta in caso di riprese particolari, come quelle effettuate di corsa o da un mezzo di trasporto. Mi scuso per le condizioni meteo ma sial al mare della Liguria che dalle mie parti, il cielo resta costantemente coperto e grigio.
Alla fine di questa prova, la sensazione è di qualcosa di incompiuto. I 200 Mpx di targa del sensore principale Samsung HP1 lasciavano presagire risultati di ben altro tipo, non fosse altro che per le aspettative generate fin dal momento dei primi rumors. Diciamo che ci vuole un occhio molto attento per cogliere le differenze fra 50 e 200 Mpx, fattore che non gioca certo a favore di una scelta incondizionata dello Xiaomi 12T Pro solo per il comparto fotografico. Era lecito aspettarsi, quanto meno, tutt’altra qualità dagli altri due sensori che, alla fine della fiera, restano di puro contorno. Speriamo in qualche aggiornamento SW che renda giustizia e rende veramente efficaci tutti i 200 Mpx del sensore principale.