iPhone 14 Pro, l’unboxing di Bruno @TheGeekerz
Come promesso un paio d’ore fa, ecco @TheGeekerz l’unboxing dell’iPhone 14 Pro di Bruno, il nostro nuovo autore.
Prima dell’articolo vero e proprio, una precisazione. Per motivi tecnici legati a WordPress, questo articolo risulta pubblicato a mio nome ma, e ci tengo a sottolinearlo, è il primo lavoro di Bruno per TheGeekerz. Se avete letto l’articolo sulla sua presentazione, sapete già della sua passione per tutto il mondo Apple, per cui nessuno meglio di lui poteva scrivere questo articolo che, lo vedrete, trasuda amore puro per iPhone 14 Pro.
iPhone 14 Pro, sempre uguale… Sempre nuovo
È arrivato quel periodo dell’anno nel quale UPS fa gli straordinari. Venerdì è arrivato a consegnarmi il pacco tanto atteso e, neanche fosse Natale, l’ho aperto alla velocità della luce. Da citare ad esempio la qualità del packaging Apple, davvero una cosa unica: mai trovato nulla di simile con altre aziende. Ovviamente, per il rispetto dell’ambiente, la scatola è priva di pellicole di nylon; nulla da dire, per carità, ma in questo modo si perde un po’ la bella sensazione di scartare un regalo. La prima cosa che si nota è la colorazione della scatola: non è più scura come in passato ma chiara. Peccato, la preferivo prima.
Togliendo le due linguette poste a sigillo nella parte inferiore, finalmente apro la confezione e trovo lui, il mio iPhone 14 Pro che mi fissa con quelle tre fotocamere grandi, ma grandi davvero. Ho scelto la colorazione nero siderale, molto più scura di quella del predecessore: la scelta più giusta a parer mio. Dando un’occhiata alla scatola, dopo aver rimosso lo smartphone, il mio stupore: non c’è niente di nuovo! Il solito cavo Lightning-USB C, la solita spilletta per lo slot sim e la solita manualistica di contorno. Una scelta che, pur mantenendo la coerenza tipica di Apple, mi sembra molto triste. Certo, difficile aspettarsi altro da Cupertino, lo sappiamo, ma ogni anno spero sempre di vedere qualcosa di nuovo, fosse anche solo il cavo a maglia intrecciata. Difficile, inoltre, anche se ormai dovremmo essere abituati, giustificare la scelta di non includere il caricatore su un telefono da quasi 1400€, con la scusa del famoso rispetto dell’ambiente, visto che chi acquista per la prima volta un iPhone (ma anche altri smartphones, purtroppo) si trova a dover, in ogni caso, comprare un alimentatore.
Sarcasmo e tristezza a parte, il nuovo iPhone è davvero un mostro di solidità; in mano si sente la sua consistenza e si avverte subito l’ottimo grip; i materiali sono sempre quelli ai quali ci ha abituato mamma Apple: premium nel senso più vero del termine. A display spento si intravede la zona che sarà occupata dalla Dynamic Island e si nota che la capsula auricolare è posta più in alto rispetto alll’iPhone 13, restituendo un effetto di cornici ancora più sottili.
La configurazione iniziale è molto semplice e veloce come Apple ci ha abituato e se avete un iPhone con iOS versione 11 e superiore, basterà avvicinare i due telefoni per procedere molto velocemente. Per motivi di ovvia sicurezza, sarà necessario eseguire nuovamente l’accesso alle applicazioni particolari come quelle della vostra banca. Il dispositivo non scalda in maniera eccessiva durante questa fase e la Dynamic Island si mostra in tutta la sua magia. L’Always On Display, altra novità molto chiaccherata del nuovo iPhone 14 Pro, è davvero particolare. Oltre all’orologio e alle notifiche, fa intravedere lo sfondo in secondo piano, cosa molto carina, ma da testare soprattutto per l’impatto che può avere sulla batteria. Apple dichiara un aumento del consumo pari all’1%).
Per il resto è uguale al suo predecessore, reparto fotografico a parte. Anche qui, finalmente direi, qualcosa è cambiato. Il sensore principale adesso è da 48 Mpx, con apertura f1.78 e si avvale della tecnologia Photonic Engine, un sofisticato sistema di elaborazione dell’immagine che migliora sensibilmente le foto scattate con poca luce. Le altre due fotocamere, una ultra grandangolare ed una teleobiettivo, restano da 12 Mpx, ma sono migliorate un po’ in tutti gli aspetti. Anche quella anteriore è da 12 Mpx, con apertura maggiore del diaframma. Vi è anche una migliore stabilizzazione video in movimento, chiamata Modalità Azione davvero ottima che, secondo Apple, permetterebbe di dire addio ai gimbal. La cornice attira molto le impronte ma la cosa non mi preoccupa, visto che lo infilerò immediatamente dentro la sua cover. Con quello che costa l’ultima cosa che voglio è graffiarlo o ammaccarlo.
A proposito di prezzo, forse il vero punto dolente di iPhone 14 Pro. Ho acquistato il modello da 128 GB, che costa la bellezza di 1339€, onestamente, anche per un appassionato della mela morsicata come me, decisamente tanti. Ovvio che, soprattutto in Italia, l’aumento sia da imputare alle tasse, ma Apple poteva fare qualcosa in più (anzi, in meno)? Io non so rispondere, ma sicuramente qualcosa in futuro bisognerà che cambi se a Cupertino non vogliono trovarsi di fronte qualche problema. Questo argomento magari vedremo di approfondirlo in seguito insieme a Massimiliano. Per il momento è tutto, in fondo, da qualche anno, l’unboxing di un iPhone è sempre lo stesso e questo iPhone 14 Pro non cambia la sostanza. Da oggi comincerò ad usarlo e testarlo, per poi condividere con voi le mie impressioni nel prossimo articolo, in attesa della recensione finale. A presto.