vivo V23 in prova @TheGeekerz
Il vivo V23 è uno smartphone arrivato in Italia da quasi sei mesi ma, un po’ a sorpresa, mi è stato mandato in prova solo qualche giorno fa.
vivo V23, per gli amanti dei selfie
Il vivo V23 è uno smartphone che non fa mistero della sua vocazione ai selfie. Prova ne siano le due fotocamere frontali con le quali è equipaggiato, una rarità anche nel variegato mondo Android. Si tratta, al netto della specialità fotografica per gli autoritratti, di un mid-level ben costruito e dalle specifiche tecniche più che adeguate. Il design total-flat, che personalmente mi piace molto, con i bordi squadrati e molto netti, non può che richiamare alla mente l’iPhone ma, onestamente, quando si opera tale scelta, difficilmente si sfugge alla velata accusa di copia. In ogni caso il vivo V23 sfoggia una costruzione impeccabile, con una cover posteriore, almeno in questo colore Stardust Black, molto particolare, caratterizzata da una finitura zigrinata che ottiene due risultati: facilita la manegevolezza grazie ad un grip molto buono e non trattiene impronte. Si nota molto bene nella foto qua sotto. La versione Sunshine Gold ha una particolarità: quando colpito dalla luce solare per qualche minuto cambia colore passando dall’oro al blu.
Al momento dell’arrivo sul mercato italiano, lo scorso mese di Marzo, il vivo V23 oggetto della prova, in configurazione 12/256 GB, costava la bellezza di 549€, un prezzo forse un po’ fuori mercato. Oggi, a distanza di sei mesi, con un minimo di ricerca sui principali stores on-line, lo si può acquistare con 375€. Oltre che per le finiture si fa notare per le dimensioni molto compatte, simili a quelle dell’ASUS 9, tanto per intenderci. Diamo un’occhiata alla sua scheda tenica completa.
- Display: AMOLED da 6,44 pollici, FullHD+, HDR 10, refresh-rate a 90Hz, vetro Schott Xensation Up
- Processore: MediaTek Dimensity 920
- Scheda grafica: Mali-G68 MC4
- RAM: 8/12 GB (versione in prova 12 GB) LPDDR4X, dinamica
- Memoria: 128/256 GB (versione in prova 256 GB), non espandibile
- Sistema operativo: Android 12, Funtouch 12
- Fotocamere posteriori: principale 64 Mpx, f/1.9, 26mm (wide), PDAF; ultra grandangolare 8 Mpx f/2.2, 120˚, 16mm (ultrawide), 1/4.0″, 1.12µm; 2 Mpx macro f/2.
- Fotocamere frontali: 50 Mpx f/2.0, (wide), AF; 8 Mpx ultra grandangolare, f/2.3, 105˚ (ultrawide)
- Connettività: USB “C” 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Wi-Fi 6, dual-band, Wi-Fi Direct, hotspot, Bluetooth 5.2, GPS, NFC, 5G, doppia SIM
- Extra: Doppio flash fotocamere frontali Dual Tone Spotlight
- Sicurezza: sensore impronte sotto il display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
- Batteria: 4200 mAh, ricarica rapida 44 Watt
- Dimensioni: 157.2 x 72.4 x 7.4 mm
- Peso: 179 grammi
- Colori: Sunshine Gold, Stardust Black (versione in prova)
Tornando a quella che è la sua caratteristica particolare, cioè la sua marcata propensione ai selfie, il vivo V23, oltre alle due fotocamere frontali, nasconde nella scocca quattro piccoli flash led che, pur non facendo miracoli, contribuiscono ad ottenere foto di qualità inavvicinabile dai concorrenti. Inoltre la luce emessa dai piccoli led, si autoregola in base al pigmento della pelle, evitando di ottenere foto sovra esposte e quindi “bruciate”. Il sistema prende il nome di Dual Tone Spotlight ed i quattro mini led che lo compongono, che si possono attivare e disattivare in modalità manuale o automatica in base alle esigenze di luce che necessita lo scatto o il video, permettono all’utente di poter personalizzare l’atmosfera e la luminosità della foto in maniera rapida. Questo sistema fotografico all’avanguardia garantisce massima flessibilità in termini di selfie o videochiamate: sia che si tratti di scatti di giorno o di notte, la propria immagine apparirà luminosa.
Il vivo V23, non appena terminata la configurazione, ha subito notificato la presenza di un aggiornamento SW che ha corretto alcuni problemi e allineato le patch di sicurezza al mese di Agosto. In questi primi giorni di utilizzo, il display non mi ha entusiasmato. È un bel pannello, ci mancherebbe, ma luminosità e saturazione dei colori non sono proprio il massimo. Inoltre, a differenza di molti concorrenti che arrivano ad un refresh-rate di 120 Hz o, come il POCO X4 GT recensito qualche settimana fa, addirittura a 144 Hz, qui ci si ferma a “soli” 90 Hz. Trattandosi di uno schermo AMOLED, non manca un buon Always-on-Display.
Dopo questa breve passerella di presentazione, il vivo V23 inizia il “solito” cammino che lo porterà fino alla recensione. Seguite The Geekerz per vedere come si comporterà.