Nothing phone (1) @TheGeekerz, mi sono fatto fregare
Non ci casco… Non lo compro… Non mi interessa… Giuro che ci ho provato, ma non è servito a nulla: il Nothing phone (1) è qui @TheGeekerz.
Nothing phone (1), lo straordinario si fa reale
Del Nothing phone (1) si cominciò a parlarne ormai quasi sei mesi fa e fin da subito, Carl Pei, fondatore dell’azienda, dopo aver ceduto OnePlus ad OPPO ed aver acquistato ciò che restava di Essential, l’azienda fondata da Andy Rubin di cui parlo nel video, ha saputo scatenare l’hype giusto per attirare tutta l’attenzione possibile sul suo gioiello. Oggi, ad una ventina di giorni dall’evento ufficiale che ne ha sancito la nascita, il Nothing phone (1) è arrivato nelle mie mani.
Come detto in apertura, fin dall’inizio ho cercato di auto convincermi a non comprarlo, anzi, non avrei neanche dovuto andare a vederlo presso i centri WindTre dove è venduto in esclusiva. Invece, come sempre, mi sono fatto fregare dalla solita “maledetta” scimmia e, complice un cambio di operatore per il ritorno a WindTre appunto, ho commesso l’errore di chiedere alla commessa del negozio se ne avesse uno nero, così giusto per sapere. See, see… Dopo venti minuti, a cambio operatore eseguito, me ne andavo dal negozio con lo smartphone bello felice nella busta del mio nuovo operatore. Non c’è nulla da fare, davanti a questi pezzi di tecnologia diventiamo tutti dei bambini, che di fronte al giocattolo tanto desiderato, non sanno trattenersi e devono averlo ad ogni costo.
Ho scelto anzi, sarebbe più corretto dire che sono stato scelto, dalla versione nera perchè quella bianca mi dava l’dea di essere un po’ troppo invadente, un po’ “tamarra” se mi passate il termine. Non che quella nera non lo sia, vista la scelta di un sistema di led, 900 per la precisione, che adornano la cover posteriore (in vetro Gorilla Glass 5) del Nothing phone (1). Formano quello che la casa chiama “Glyph Interface” e che servono ad animare lo smartphone con combinazioni di luci e suoni, ampiamente personalizzabili da parte dell’utente, sfruttando sia le dieci pre installate, che lasciando campo libero alla propria fantasia. Si possono creare “giochi” diversi per ogni contatto potendo, addirittura, differenziare le modalità per tipologia di notifica, in modo da sapere sempre quale tipo di messaggio si sta ricevendo. Qualche settimana prima della presentazione ufficiale, Marques Brownlee ci mostro l’anteprima del sistema nel suo famoso video.
Per caratteristiche tecniche e peculiarità, il Nothing phone (1) è, a tutti gli effetti, un mid-level e per tale motivo si inserisce in una fascia fra le più affollate e “feroci” del mercato. Ovvio che, conoscendo Carl Pei, dovesse puntare su qualcosa di esclusivo per avere qualche chances in più degli altri. Il suo disegno (e non solo quello: il simbolo sulla cover, infatti, non vi ricorda una mela morsicata stilizzata?), è palesemente ispirato all’iPhone di Apple. Lo stesso Carl Pei non ha mai fatto mistero di voler rendere la sua Nothing l’equivalente dell’azienda di Cupertino nel mondo Android. Devo, in ogni caso, dire che il design “total flat” a me piace molto, visto che sono un po’ stanco di smartphones “tutto curve”. Diamo un’occhiata alla sua scheda tecnica completa.
- Display: Flexible OLED da 6,55 pollici, FullHD+, HDR 10+, refresh-rate a 120 Hz, 1 miliardo di colori, vetro Gorilla Glass 5
- Processore: Snapdragon 778G+ 5G
- Scheda grafica: Adreno 642L
- RAM: 8 (versione in prova)/12 GB
- Memoria: 128/256 GB (versione in prova 256 GB), USF 3.1, non espandibile
- Sistema operativo: Android 12, Nothing OS 1.1.0
- Fotocamere posteriori: principale Sony IMX766 da 50 Mpx, f/1.9, 24mm (wide), 1/1.56″, 1.0µm, PDAF, OIS; ultra grandangolare 50 Mpx, f/2.2, 114˚;
- Fotocamera anteriore: 16 Mpx, f/2.5, (wide), 1/3.1″, 1.0µm
- Connettività: USB “C “2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, hotspot; Bluetooth 5.2
- Extra: doppio speaker stereo
- Sicurezza: sensore ottico impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
- Batteria: 4500 mAh, ricarica rapida a 33 Watt (alimentatore non compreso nella confezione)
- Dimensioni: 159.2 x 75.8 x 8.3 mm
- Peso: 193,5 grammi
- Colori: Bianco, Nero (versione in prova)
Non è uno smartphone dalle dimensioni e dal peso contenuti, anzi… Il suo design piatto, con una larghezza di 76 mm, lo rende adatto a mani grandi che, come potete vedere dalla foto, non è certo il mio caso. Non sembra essere particolarmente scivoloso ed anche il trattamento oleofobico mi pare decisamente buono, tanto che le impronte si notano pochissimo e, probabilmente, nella versione bianca, si vedrebbero ancora meno. Nella foto seguente potete vederlo messo a confronto con alcuni dei miei smartphones, compreso quell’iPhone X che ne rappresenta una sorta di padre putativo: se ci fate caso, persino gli angoli hanno lo stesso raggio di cuvatura.
Nei prossimi giorni procederò alla configurazione, affinchè diventi il mio telefono principale. Dovrò destreggiarmi con le funzioni di NothingOS anche se, seguendo le varie recensioni, il sistema operativo del Nothing phone (1) è molto minimale, quasi Android stock. L’interfaccia grafica punta tutto sui famosi “dot” (puntini) che, fin dall’inizio dell’avventura, sono il segno caratteristico di Nothing.
Chiudo questo primo approccio al Nothing phone (1) con una considerazione, che ho espresso anche nel video. Mi rendo conto che, oltre alla passione per gli smartphones, una delle ragioni principali per cui ho deciso di comprare il Nothing phone (1) è la stessa che, ormai quattro anni fa, mi spinse ad acquistare a tutti i costi il famoso Essential Phone di Andy Rubin: quella di possedere un “pezzo unico“. Certo, il Nothing phone (1) ha un’aria meno esclusiva, forse anche perchè, a differenza dell’Essential che non arrivò mai in Italia ufficialmente, lo si può comprare senza nessun problema. Ma la mia pesonale sensazione è che anche la creatura di Carl Pei possa essere destinata a rimanere un pezzo unico. Nei giorni scorsi, il solito “ben informato” leaker, ha pubblicato la notizia su un fantomatico Nothing phone (1) Lite, notizia che Carl Pei ha subito definito un fake, segno che potrebbero esserci altri modelli in arrivo. Io mi auguro per Carl Pei che possa essere proprio così, anche se la crisi mondiale che sta colpendo un po’ tutti gli ambiti merceologici, non potrà non lasciare il segno. Se non sarà così, il Nothing phone (1) sarà uno splendido “One Shot Model”, proprio come il famoso Essential Phone del quale, tra l’altro, il buon Carl si è comprato l’azienda.