Xiaomi 11T, le prime impressioni @TheGeekerz
Non capita spesso che io pubblichi articoli “intermedi” prima delle recensioni di uno smartphone, ma per lo Xiaomi 11T faccio volentieri un’eccezione.
Xiaomi 11T, una bellissima sorpresa
Devo essere onesto e franco con voi, amici. Lo Xiaomi 11T che sto provando in questi giorni si sta rivelando uno dei migliori smartphone fra quelli provati negli ultimi mesi, quanto meno per la categoria di mercato cui appartiene. Quando recensii il predecessore Xiaomi Mi 10T Pro, oramai quasi un anno fa (e da possessore, allora, dello Xiaomi Mi 10 Pro), non rimasi così entusiasta come adesso. Per alcuni aspetti, direi, è persino migliore del top di gamma di famiglia, quello Xiaomi Mi 11 che mi accompagna da qualche mese quale dispositivo personale.
La prima cosa che mi ha colpito è il display; pur essendo, in termini di specifica tecnica, inferiore a quello del fratello maggiore, si presenta molto fluido per merito dei 120 Hz di refresh-rate ma, soprattutto, molto luminoso, ben contrastato e con una resa dei colori molto fedele alla realtà. Il corpo dello smartphone è interamente in policarbonato, la volgare plastica per intenderci, ma questo non ne sminuisce l’eleganza e lo stile. Certo, non è un telefono piccolo e, soprattutto con mani piccole come le mie, qualche difficoltà di manovra esiste ed il rischio caduta, anche perchè è decisamente scivoloso. Meglio calzare la cover in dotazione, anche se non particolarmente elegante a causa del suo spessore e che, molto più che non il telefono stesso, tende a riempirsi di ditate.
Il processore MediaTek Dimensity 1200 5G, pur se con qualche limite da colmare rispetto ai rivali di Qualcomm, dona velocità a tutto il sistema, in questo coadiuvato splendidamente dagli 8 GB di RAM della versione che ho in prova. Difficile metterelo in crisi questo Xiaomi 11T, qualunque cosa lo si obblighi a fare, magari anche “pasticciando” un po’ con tutte le funzioni che il SW permette. A questo proposito, occorre evidenziare come, non appena terminata la configurazione, lo smartphone si sia aggiornata alla MIUI 12.5.5 che però, stranamente, aggiorna le patch di sicurezza Android a quelle di Agosto… Misteri dell’universo del robottino verde! Un’altra cosa che mi ha colpito è l’audio che arriva dal doppio speaker stereo di cui lo Xiaomi 11T è dotato. Forte, potente e con un volume così alto che più di una volta squilli e notifiche mi hanno fatto sobbalzare. Forse perchè, contrariamente ad altri smartphone (anche della stessa Xiaomi), il secondo altoparlante non è incastonato nella capsula auricolare, ma separato e situato sul lato corto superiore, come il fratello su quello inferiore (la foto chiarisce molto meglio il concetto).
Non male anche le prime immagini ottenute con le sue fotocamere da, lo ricordo, 108, 8 (grandangolare) e 5 (telefoto) Mpx. Ci sarà, come sempre, un articolo dedicato, ma qui voglio mostrarvi quelle scattate in modalità “notte” fra le più belle che io abbia mai ottenuto con dispositivi della stessa fascia di mercato provati di recente.
Alla fine di queste brevi, ma significative, prime impressioni, parliamo un po’ di batteria. In dotazione abbiamo una 5000 mAh che si giova del caricatore da ben 67 Watt, per fortuna compreso nella confezione. Al di là dei tempi di ricarica ridottissimi (poco più di 35 minuti da 1 a 100%), l’autonomia non è proprio da record, soprattutto se sfrutterete lo Xiaomi 11T al massimo delle prestazioni che può offrire. Qualche volta mi è capitato di arrivare alla fine della giornata con poco più del 5% di carica residua; è, in ogni caso, una situazione limite, nella quale ho stressato lo smartphone per benino.
Peccato, come anticipato in fase di presentazione, per quel “maledetto” sensore di prossimità; non spegne correttamente il display quando si avvicina lo Xiaomi 11T al volto durante una chiamata, causando un sacco di problemi con millemila funzioni che si attivano/disattivano al contatto con la pelle. Cara Xiaomi, è una cosa inaccettabile nel 2021! mi fermo qui per ora, prima che queste che ho chiamato solo “impressioni” diventino una vera e propria recensione.
Buona domenica a tutti.