realme Watch, accensione e prima configurazione
Dopo aver presentato la realme Family che oggi è arrivata in prova qui a The Geekerz, vediamo come è andata la prima accensione e la conseguente configurazione di realme Watch.
realme Watch, qualche sorpresa inaspettata
Lo ammetto, non ho resistito e, nonostante l’ora tarda e le mille cose da fare, ho messo in carica il realme Watch arrivato nel pomeriggio ed ho proceduto alla prima accensione ed alla necessaria configurazione. Per comodità, ho scelto come telefono da accoppiare al realme Watch il mio Xiaomi Mi Note 10 Pro che utilizzo come telefono aziendale. Lo so… Avrei potuto utilizzare il realme X3 SuperZoom che sto provando proprio in questi giorni ma avrei dovuto cambiare configurazione e questo mi avrebbe creato qualche problema anche se, per verificare una cosa di cui vi parlerò più avanti, ho comunque provato anche l’accoppiata realme Watch/realme X3 SuperZoom. Partiamo dalla prima sorpresa negativa! Appena acceso il realme Watch, si scopre che le uniche lingue supportate sono quelle in ideogrammi (presumo) del sud-est asiatico e l’inglese. Nessuna traccia di altre lingue europee e considerando che lo smartwatch sarà ufficialmente disponibile anche dalle nostre parti, mi auguro che un aggiornamento ponga rimedio alla situazione. Per essere onesti, l’ufficio stampa ha correttamente avvisato che il SW non è quello definitivo, quindi al momento dell’effettiva disponibilità, il problema potrebbe essere già stato risolto. Data la mia scarsa propensione alla lingua indiana, ho ovviamente scelto l’inglese.
Purtroppo tale scelta comporta accettare che il formato della data sarà quello classico dei paesi anglosassoni (ricordo che l’India è un’ex colonia inglese), con il mese prima del giorno, come potete chiaramente vedere nella foto.
Altra “imbarazzante” sorpresa è stata scoprire che realme link, l’applicazione che serve, come per tutti gli altri brand, a collegare il realme Watch al proprio smartphone, non è disponibile sul Play Store italiano.
Sicuramente anche questo problema potrebbe essere risolto nel momento in cui il realme Watch arriverà negli italici store ma, al momento, l’unica via percorribile è quella di scaricare l’APK (che si trova molto facilmente in rete), installarlo sul proprio smartphone e procedere alla creazione del proprio account. E’ in questo momento, come potete vedere dallo screenshot qui sopra, che ho provato ad utilizzare il realme X3 SuperZoom per verificare la possibilità di un download ufficiale ma, ovviamente, la disponibilità dell’applicazione non dipende dallo smartphone utilizzato. Una volta terminata la fase di registrazione, che prevede l’invio da parte di realme di un codice di conferma via mail/sms (a seconda se scegliate di creare l’account con la vostra mail o con il numero di telefono), la sorpresa positiva (per fortuna) è data dalla localizzazione in italiano dell’interfaccia. Appena collegato il realme Watch, l’applicazione ha notificato un aggiornamento che provvede al fix di alcuni bug ed a stabilizzare alcune funzioni del display.
Da qui in poi tutto è decisamente facile e configurare realme Watch secondo le proprie necessità diventa un gioco da ragazzi. Ci sono solo 12 quadranti a disposizione (speriamo ne arrivino presto degli altri) ma, evidentemente, i gusti degli utenti del paese di Shiva e Vishnu (antichi dei indiani), si differenziano molto da quelli europei. Sono, infatti, privilegiati i quadranti dallo stile un po’ troppo “cartone animato” tanto in voga da quelle parti. Per doverosa informazione, quello di default è il primo in alto da sinistra.
Il realme Watch è più un dispositivo per lo sportivo che uno smartwatch vero e proprio, e lo si capisce dalla notevole quantità di sport/allenamenti programmabili, ben 14 e, curiosamente, sono previsti anche il cricket ed il tennis tavolo, altro segno del paese di provenienza di realme Watch. In ogni caso sono presenti il controllo continuo della frequenza cardiaca e del livello di O2 nel sangue (l’ormai famoso SpO2), le principali notifiche (configurabili a piacere), ua funzione di meditazione (???) e, ovviamente, le impostazioni di sistema.
Devo dire che il display a colori da 1,4 pollici con un’alta risoluzione di 320 x 320 pixel, è discretamente luminoso ma aspetto di verificarlo domani alla luce del giorno ed impegnato a gestire le millemila notifiche che solitamente il mio telefono aziendale riceve durante la normale giornata lavorativa. Ovviamente non si può rispondere alle chiamate dallo smartwatch così come non si può replicare ai messaggi di qualsiasi tipo ricevuti. Ma non bisogna dimenticare che realme Watch costa meno di 60€ e per questa cifra non si può pretendere l’impossibile. In compenso sarà possibile controllare la fotocamera del proprio smartphone oltre che della riproduzione musicale. Una notifica molto curiosa, e che non ho mai visto su nessun altro wearable, è quella che ricorda (con frequenza programmabile a piacere) di bere acqua. Io che soffro di coliche renali dovute al fatto che spesso mi dimentico di bere, la trovo una opzione decisamente utile. E, a proposito di acqua, realme Watch è certificato IP68, il che vuol dire che supporta schizzi ma non può essere utilizzato sott’acqua.
Il cinturino è in semplice gomma ed il meccanismo di chiusura non prevede una banda di fissaggio, ma bisognerà far passare il lembo più lungo nel secondo spazio della fibbia, con una manovra appena difficoltosa. Pesa pochissimo (solo 31 grammi) e, praticamente, non ci si accorge di averlo al polso. E’ previsto, in un prossimo futuro, un aggiornamento che renderà il realme Watch un vero e proprio centro di comando, che permetterà di accendere/spegnere lampade, televisioni e, addirittura, il purificatore d’aria facenti parte dello stesso ecosistema AIoT. Un vero e proprio inno alla domotica, quindi! La ricarica della batteria, garantita per una durata variabile fra i sette ed i nove giorni, avviene attraverso il collegamento ad una pratica basetta magnetica.
Bene, credo che i primi passi del titolo siano quasi diventati una bella camminata e aspettando l’aggiornamento che, come credo, localizzerà in italiano sia la disponibilità dell’applicazione realme Link che la lingua di sistema del realme Watch, da domani il dispositivo si misurerà con la dura realtà di tutti i miei giorni lavorativi. Vedremo come se la caverà.
Stay Tuned!